disegno, ambito italiano, XIX

Oggetto
disegno
Soggetto
ritratto d'uomo: Francesco Petrarca
Ambito culturale
ambito italiano
Cronologia
1822 post - 1842 ante
Materia e tecnica
carta bianca/ matita di grafite
Misure
mm - altezza 382, larghezza 280
Codice scheda
D_4584
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo
Iscrizioni

Come documenta la scritta sotto al disegno, l'opera in esame è una copia di Anonimo ottocentesco tratta da un Ritratto di Francesco Petrarca che un tempo faceva parte della collezione di ritratti di uomini dotti che Francesco Giovio aveva ereditato nel 1586 dal suo illustre parente, lo storico Paolo Giovio, il quale raccolse a partire dal 1520 una vasta collezione di ritratti di personaggi illustri che espose nella sua villa sul lago di Como, fatta costruire tra il 1537 e il 1543 (su Francesco Giovio cfr. Jones 1997, su Paolo Giovio cfr. Price Zimmermann 2001). Il disegno presenta in basso a destra la numerazione in grafia ottocentesca ma non rossettiana "N.° 161" e deve aver fatto sicuramente parte della raccolta di Rossetti perchè il disegno a contorno con un Ritratto di Laura de Sade, eseguito dallo stesso anonimo artista, che è suo pendant (cfr. scheda D 4583) è citato nell'Inventario e estimo della Libreria relitta dal defunto Dr. Domenico de Rossetti, redatto da Giovanni Enrico Schubart e da Gaetano Merlato nel 1842-1843 (PETR. Ms I 76). Questo in esame è di difficile individuazione nell'Inventario ed estimo, proprio perchè, come è stato rilevato (cfr. Nodari 2005), spesso gli esemplari facenti parte della sezione iconografica petrarchesca sono spesso citati in modo alquanto generico: ad esempio stampe, disegni o dipinti con i ritratti di Petrarca vengono spesso definiti semplicemente con "Petrarca con cappa e laurea" (il caso del disegno in esame) oppure "Petrarca colla solita cappa". Comunque è certo che il ritratto di Petrarca in esame entrò nella collezione di Rossetti dopo il 1822, perchè non è citato nel catalogo della raccolta petrarchesca piccolominea che Rossetti pubblicò in quell'anno, in cui sono elencati i 90 esemplari appartenenti alla sezione iconografica finora in suo possesso. Inoltre se la numerazione ottocentesca corrisponde a quella rossettiana, allora il foglio fu acquisito dall'erudito dopo il giugno 1824 quando in una lettera allo stampatore Nicolò Bettoni affermava di possedere "140 articoli spettanti alla petrarchesca iconografia" (cfr. Nodari 2005). Il nostro foglio è menzionato nel catalogo dell'Hortis (1874) relativo alla sezione petrarchesca della Biblioteca Civica. Dello stesso anonimo copista sono pure i disegni di schede D 4585 e D 4629, caratterizzati dallo stesso nitore di segno.

BIBLIOGRAFIA

Hortis A., Catalogo delle opere di Francesco Petrarca esistenti nella Petrarchesca Rossettiana di Trieste. Aggiuntavi l’iconografia della medesima, Trieste 1874

Nodari F., La sezione iconografica della raccolta petrarchesca piccolominea della Biblioteca civica "A. Hortis" di Trieste, in Le collezioni del Museo petrarchesco piccolomineo nella Biblioteca "A. Hortis" di Trieste, Firenze 2005

Price Zimmermann T. C., Giovio, Paolo, in Dizionario Biografico degli italiani, Roma 2001, LVI-63

Jones P. M., Federico Borromeo e l'Ambrosiana. Arte e riforma cattolica nel XVII secolo a Milano, Milano 1997