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in basso a destra: A. Zanverdiani
sul verso in alto (di mano dell'Autore): Via di Rena
Il disegno raffigura uno scorcio della scomparsa via di Rena, all'altezza dell'incrocio con via del Pozzo Bianco, dove si trovava la casa di Stefano Conti e accanto la cappella di famiglia visibile nel disegno.
L'acquerello fa parte della serie di 28 disegni conservati ai Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste raffiguranti vedute e scorci di città vecchia che fu eseguita dall'incisore, litografo, disegnatore e pittore vedutista Alberto Zanverdiani intorno al 1929 circa, prima che nel 1934 iniziassero le demolizioni nell'ambito del progetto di sventramento di città vecchia, attuato negli anni Trenta del secolo (per notizie generali cfr. Trieste 1918-1954: guida all'architettura, 2005; per notizie sul soggetto cfr. Tutto città vecchia 1992). La cappella Conti, dedicata alla santa Trinità, fu eretta nel 1732; aveva in facciata una nicchia con in bassorilievo la figura di Dio Padre e le statue della Sacra Famiglia. Dal 1830 la cappella fu affidata alla Confraternita dei Calafati, nome con cui si chiamavano gli operai addetti alla impermeabilizzazione dello scafo delle navi. La cappella fu demolita nel 1939 (cfr. I rioni di Trieste: cenni storici e descrittivi, Trieste, Linea studio, 1987).
De Vecchi F./ Resciniti L./ Vidulli Torlo M., Tutto città vecchia. Percorsi di storia cittadina. Trieste. Dalle collezioni dei Civici musei di storia ed arte di Trieste, Trieste 1992
Rioni Trieste, I rioni di Trieste : cenni storici e descrittivi, Trieste 1987