disegno, Bison Giuseppe Bernardino, XIX

Il foglio raffigura il costume per la Frode.

Il disegno (cfr. Gentile 1943, Magani 1997) fa parte della serie di 32 bozzetti eseguita da Giuseppe Bernardino Bison tra la fine del 1813 e l'inizio del 1814 per il Sogno di Corvo, dramma con musica su libretto di Domenico Rossetti, che fu rappresentato il 12 febbraio 1814 al Teatro Nuovo di Trieste in occasione del compleanno dell'imperatore Francesco I. Il foglio, caratterizzato da una grande freschezza di tocco, raffigura una delle personificazioni allegoriche facenti parte del coro della Nemesi, e precisamente la Frode, raffigurata come una donna con due volti, uno di donna giovane l'altro di vecchia, con un abito coloro giallo paglierino che lascia scoperto il petto e una maschera nella mano destra. Chiaro è il riferimento pur con alcune lievi modifiche e omissioni, al Ripa, che nell'edizione del 1669 dell'Iconologia definisce la Fraude come una "Donna con due faccie, una di giovane bella, l'altra di vecchia brutta, sarà nuda sino alle mammelle, sarà vestita di giallolino sin'a meza gamba, havrà i piedi simili all'aquila e la coda di scorpione, vedendosi al par de le gambe, nella destra mano terrà due cuori et una maschera con la sinistra" (Cesare Ripa, Iconologia di Cesare Ripa perugino caualier de' santi Mauritio, & Lazaro, diuisa in tre libri ... ampliata dal sig. cav: Gio. Zaratino Castellini romano; in questa vltima editione ... ricorretta, In Venetia, appresso Nicolo Pezzana, 1669, p. 232).