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Sul recto c'è uno studio per una medaglia, di cui si ignora la realizzazione, che raffigura un nudo maschile piegato in avanti colto di tre quarti di schiena. Accanto a destra lo studio di un putto volante che tiene un fascio littorio. Sul verso invece c'è uno studio preparatorio per un medaglione in gesso raffigurante un corridore con la mano sinistra portata al petto.
I disegni si trovano alla carta 4 recto e verso dell'Album di inv. 10/1528 dei CMSA, donato nel 1944 dalla vedova di Giovanni Mayer. Della medaglia studiata sul recto si ignora la realizzazione, mentre il putto sulla destra è da connettere con il rovescio di un medaglione che doveva commemorare nel 1939 il I centenario dell'apertura delle Terme di Salsomaggiore, di cui esiste il bozzetto in gesso ai CMSA (inv. 2536, cit. in Messina 2004). Altri studi relativi allo stesso medaglione si trovano alle carte 1 verso, 3 e 5 recto di quest'Album. Mayer aveva pensato di decorare il rovescio della medaglia con la raffigurazione di tre putti volanti reggenti un fascio littorio e sovrastanti un baldacchino fiorito. Il bozzetto in gesso presenta nell'intorno in alto la scritta a lettere cubitali "Regie Terme Salsomaggiore" e in basso a destra la firma "G. Mayer". È plausibile supporre che Mayer partecipò nel 1939 ad un concorso per l'esecuzione di una medaglia commemorativa del centenario delle Terme di Salsomaggiore, che fu vinto dal romano Goffredo Verginelli (1911-1972). Quest'ultimo eseguì la medaglia per il centenario raffigurando sul dritto un'aquila coronata con fascio entro riquadro, sul verso un putto seduto su di un ramo d'albero e in basso lo scorrere di una fonte (si cfr. il sito http://numismatica-italiana.lamoneta.it/moneta/W-ME61S/78). Del medaglione in gesso studiato sul verso, raffigurante un corridore in mezzo alla boscaglia e contraddistinto dal motto "Alba", Mayer eseguì due versioni che presentano lievi modifiche nella posa delle braccia dell'uomo, documentate da due foto inedite della Fototeca dei CMSA (inv. 64/28308, 64/28309). Lo studio in esame presenta la figura con la mano sinistra portata al petto e perciò si avvicina al gesso documentato dalla foto di inv. 64/20308. Questi medaglioni fanno parte di una serie di medaglie ispirate allo sport con cui Mayer concorse al Premio Sanremo di scultura 1938, risultando con due di esse vincitore ex aequo assieme a Luciano Mercante nella sezione Targhe e medaglie (cfr. Il Popolo d'Italia 1 ottobre 1939; Le Arti, ottobre-novembre 1939). Per un altro studio preparatorio per la medaglia della corsa si veda la carta 10 verso dello stesso Album.
Messina M., Notizie su alcuni scultori attivi a Trieste tra '800 e '900: Giovanni Mayer, Giovanni Marin ed Annibale De Lotto, in Atti dei Civici Musei di Storia ed Arte di Trieste, Trieste 2004, n. 19
Vincitori premio, vincitori del premio San Remo di scultura 1938, in Il Popolo d'Italia, 1939/10/01
Notiziario, Notiziario, in Le Arti, 1939, a. II, ottobre-novembre