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lungo il margine superiore a sinistra: N. 46
lungo il margine superiore a destra: Cap. 12 p. 71
nell'angolo superiore destro: 9
entro il riquadro del disegno in alto: 19
esternamente al margine inferiore del riquadro del disegno in alto: 126 85
a destra in corrispondenza del disegno centrale: Cap. 13
esternamente al margine superiore del riquadro del disegno in basso: 100 85
entro il riquadro del disegno in basso
verso del foglio in alto a destra
Il foglio presenta quattro elaborati grafici distribuiti su tre ordini, tutti in relazione alle vicende della Guerra di Gradisca combattuta tra il 1615 e il 1617. Il disegno in alto rappresenta, entro un riquadro a matita, un episodio accaduto in prossimità della fortezza: a sinistra, di scorcio, sono rappresentati due torrioni da dove si sporge un soldato armato, reso con estrema sintesi. Sul terreno antistante, che digrada lievemente, un soldato a cavallo sembra rincorrere un cavallo senza cavaliere mentre un comandante con cimiero piumato è fermo in sella al suo cavallo accanto al corpo di un uomo disteso a terra. Pochi tratti di china riassumono il paesaggio e le nuvole sullo sfondo. Nel disegno al centro del foglio è raffigurato un tratto della cinta della fortezza in corrispondenza di una delle porte di accesso, sorvegliata dall’alto da sentinelle armate, e in parte celata alla vista da una sorta di terrapieno in primo piano. I due disegni in basso raffigurano probabilmente il mascheramento di un’apertura su una costruzione di pietre massicce a sinistra, e a destra, entro un riquadro a matita, un soldato piegato sulle ginocchia all’interno di una trincea, oltre la quale in lontananza si ergono due torrioni della fortezza.
Il disegno realizzato sul foglio in alto è riprodotto a p. 12 del volume che nel 1959 pubblicò alcuni episodi scelti dalla “Historia della ultima guerra nel Friuli” di Faustino Moisesso (1623); tuttavia il passo che ispirò il disegno di de Finetti non viene riportato per intero. Nell’opera originale infatti si legge che, per porre l’assedio alla fortezza di Gradisca, Pompeo Giustiniani condusse duemila fanti e cinquecento cavalli a Farra, “dove da quei di Gradisca fu salutato con qualche cannonata; e perché questa andata fu improvisa, trovaronsi alcuni fuori della Fortezza, altri a piedi, e altri a cavallo, che, seguitati da’ Capelletti, due, o tre ne furono presi, e uno ammazzato, e toltogli il cavallo su la contrascarpa della istessa fossa. Ma questo ardire non restò senza vendetta, perché fioccando dalla muraglia spessissime le moschettate, vi rimase ucciso Ucco Cruta Governator d’Albanesi, che era tenuto per molto buon soldato.” Anche il disegno in basso a destra, contornato da un riquadro a matita, figura nel volume del 1959 a p. 26.
Historia ultima, Historia della ultima guerra nel Friuli di Faustino Moisesso. Episodi scelti, Gorizia 1959
Da Lio L., Tra scritto e figurato: le lettere di Gino De Finetti a Guglielmo Coronini e a Gilberta Serlupi Crescenzi. Note per gli acquerelli dell'Albo Rilke, Gorizia 2004
Gino de Finetti, Gino de Finetti. Manifesti, dipinti e disegni, Venezia 1999