in alto al centro: Pianta e Profili della piazza di S. Antonio nuovo in Trieste
in basso a destra: Dall'ispezione delle Civiche fabbriche / Trieste li 29 Settembre 826 / Ferrari G.
Il foglio è diviso in due parti.
La sezione inferiore raffigura la pianta della piazza sulla quale sarebbe dovuta sorgere la nuova chiesa progettata da Pietro Nobile. Al centro, il sedime attualmente vuoto è circondato dalle strade (contrade) – sulla sinistra è indicato il Canal Grande – ed edifici di cui sono riportati le dimensioni mediante una scala di misura presente al margine inferiore del foglio.
La porzione superiore presenta i quattro profili laterali della chiesa, sfruttando una scala diversa per le dimensione che appaiono ingrandite, in cui una serie di numeri romani sono utilizzati per indicare diversi punti significativi, ad esempio i punti che indicano ill centro o i lati delle contrade che si affacciano sulle pareti meridionale e settentrionale o i lati del canal grande in rapporto con la facciata.
Il foglio rappresenta un unicum nell'album in cui è contenuto, poiché è l'unico disegno in cui è rappresentato il sedime in cui sarebbe dovuta essere edificata la chiesa progettata da Pietro Nobile. La chiesa, la cui costruzione è iniziata, a seconda delle fonti tra 1825 e il 1828, sostituiva un altro edificio di culto demolito nello stesso torno d'anni, la chiesa di Sant'Antonio di Vito Cosmaz, ormai considerata insufficiente per le esigenze di culto di una città come Trieste, che, all'epoca, stava vivendo una grande espansione urbanistica e demografica (e da cui deriva l'etimologia Nuovo per la chiesa di Nobile, edificata nella stessa posizione).
Il foglio presenta una bipartizione: nella zona inferiore è raffigurata la pianta della zona in cui si sarebbe dovuta edificare la nuova chiesa, con le dimensioni e alcuni punti, indicati in lettere romane, considerate zone di intersezione tra il proseguimento ideale delle contrade e del Canal Grande e le pareti dell'edificio. Le stesse sono riportate su scala maggiore nella parte soprastante; si tratta di una sezione in cui Nobile analizza il profilo di quello che pare il basamento dell'edifico, in modo tale da misurare le variazioni di altezza del terreno e su cui esso si sarebbe dovuto edificare.
La pianta è firmata da Giacomo Ferrari, ispettore civico edile, e figlio di Andrea, padrino di battesimo dell'architetto. È plausibile riferire comunque la pianta a Nobile, a cui si aggiunge la validazione dell'ispettore.
Pavan G., Pietro Nobile. Architetto (1776-1854). Studi e documenti, Gorizia 1998
Cuscito G., Le chiese di Trieste. Dalle origini alla Prima Guerra Mondiale. Storia, arte, cultura, Trieste 1992
Firmiani F., Arte neoclassica a Trieste, Trieste 1989
Fabiani R., Pietro Nobile e la chiesa di S. Antonio Nuovo, in Archeografo Triestino, Trieste 1980, s. IV, v. XL (LXXXIX)