Noi usiamo i cookies
Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Le informazioni raccolte attraverso i cookies di tracciamento e performance non identificano alcun visitatore individuale. Se vuoi aiutarci a garantire un servizio migliore premi il pulsante [Accetta], altrimenti scegli [Rifiuta]. Per maggiori informazioni leggi l'informativa estesa sull'uso dei cookie.
Il disegno della zona absidale di Sant'Antonio Nuovo di Trieste si presenta sostanzialmente identico al D_11744, sebbene la rilevante assenza della cupola in secondo piano lo renda un progetto autonomo e non una mera replica del modello.
Il disegno di Pietro Nobile rivela, in senso generale, l'ampio ventaglio di possibilità che un architetto deve considerare durante la fase di progettazione di un edificio. Questa particolare opera, deve essere valutata come il risultato di considerazioni funzionali e stilistiche e riflettono la capacità dell'architetto di adattare e personalizzare il progetto in base alle specifiche esigenze della chiesa e al contesto urbano in cui è situata. L'omissione deliberata della cupola, quasi sempre presente negli altri progetti, può rispondere a una duplice funzione: la valutazione della torre campanaria, valutata come singolo edificio architettonico, o l'ipotesi di progettare un edificio che non prevedesse una copertura a cupola.
Pavan G., Pietro Nobile. Architetto (1776-1854). Studi e documenti, Gorizia 1998
Cuscito G., Le chiese di Trieste. Dalle origini alla Prima Guerra Mondiale. Storia, arte, cultura, Trieste 1992
Firmiani F., Arte neoclassica a Trieste, Trieste 1989
Fabiani R., Pietro Nobile e la chiesa di S. Antonio Nuovo, in Archeografo Triestino, Trieste 1980, s. IV, v. XL (LXXXIX)