recto, sotto il riquadro in basso a destra: R91
Composizione astratta in bianco e nero. La parte centrale dell'opera è caratterizzata da un intricato reticolo di linee e segni irregolari, che creano un pattern complesso e denso. I segni neri su fondo bianco variano per forma e dimensione, creando un effetto visivo di movimento e profondità.
L’opera colpisce per la sua complessità visiva, presenta un disegno che ricorda un labirinto o un pattern organico, con linee sinuose e contorte che si intersecano e ripetono in modo ipnotico. La mancanza di un titolo specifico invita a una libera interpretazione, lasciando spazio all'immaginazione personale e alle percezioni soggettive.
Steiner dimostra una padronanza della tecnica e un'attenzione ai dettagli. Le linee nere su fondo bianco creano un contrasto netto, rendendo l'immagine minimalista ma complessa. L'opera sembra riflettere un equilibrio tra ordine e disordine, potrebbe suggerire una tensione tra controllo e caos. La ripetitività del pattern trasmette inoltre una sensazione di infinito e continuità, mentre le variazioni nelle forme e direzioni delle linee aggiungono dinamismo e vitalità.
L’opera è pervenuta nelle collezioni dell’Ateneo triestino grazie alla donazione della professoressa Monika Verzar Bass, in occasione del Centenario dell’Istituzione, ed è stata esposta alla mostra “1924-2024. Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti” (Trieste, Castello di San Giusto, 2024).