Opere dell'Università degli Studi di Trieste in mostra (2024)
In occasione delle celebrazioni per il Centenario dell’Università di Trieste è stata allestita la mostra “1924-2024 – Un secolo di storia dell’Università degli Studi di Trieste. Immagini e documenti”. La mostra racconta la storia, l’architettura e l’arte dell’Ateneo ed è ospitata al Bastione Fiorito del Castello di San Giusto di Trieste (15 marzo - 10 novembre 2024).
Un’intera sezione dell’esposizione è stata dedicata all’arte, includendo una selezione di opere che avevano preso già parte all’Esposizione Nazionale di pittura italiana contemporanea allestita presso l’Ateneo tergestino nel 1953 e ad oggi conservate nella Pinacoteca del Rettorato. Sono esposti i lavori di Santomaso, vincitore della mostra del '53, un dipinto di Afro Basaldella che sempre nella stessa occasione guadagnò il secondo posto, e un’opera del triestino Nino Perizi. Sono presenti anche due opere figurative, un volto femminile di Leonor Fini e il Ritratto di Umberto Saba realizzato da Carlo Levi.
Accanto a queste opere vengono presentati i lavori che sono entrati a far parte della collezione dell’Ateneo, grazie ad una serie importante di donazioni, in particolare è da ricordare quella avvenuta in occasione del Centenario. Di seguito si presentano le opere per nuclei e si rimanda agli altri percorsi tematici e alle singole schede per conoscere le specifiche modalità di acquisizione.
Tra i dipinti, il genere delle nature morte include i lavori di Mirella Schott Sbisà e di Alice Psacaropulo, oltre a quello di Vittorio Cocever.
Ancora legati al mondo figurativo sono i lavori di Grusovin e di Veliscek con una tela dedicata a Giorgio De Chirico e un ritratto realizzato da Eugenio Cristofoletti. Annamaria Ducaton presenta un'allegoria della terra e della luna, mentre di forte impatto è il lavoro di Banafsheh.
Sono accomunate da una ricerca di nuove soluzioni che dal figurativo tendono all’astrazione le produzioni di Caenazzo, Vietri e Zandegiacomo, a cui si può aggiungere la colorata composizione di Tagliapietra.
L’ Astrattismo viene documentato attraverso i lavori di Cantà, Benvenuti, Coral, ma anche di De Comelli, Zerial, oltre che da un interessante esempio dei lavori realizzati dal professor Kanizsa.
Da segnalare inoltre la presenza di un quadro legato alla corrente dell'aeropittura futurista di Augusto Gauro Ambrosi.
L’arte contemporanea è ben rappresentata dai lavori di Serse Roma e Manuela Sedmach e dalla fotografia di Sillani, oltre all’originale quadro dedicato a Trieste di Giovanni Pulze (unico lavoro realizzato proprio per l'Ateneo).
Fanno parte del percorso anche altre due fotografie, quella autobiografica di Amatruda e quella di natura storica di Arduini.
La grafica è presente con le due xilografie di Furio De Denaro, i disegni di Steiner, Devidè e un lavoro di Cy Twombly, unico artista straniero presente nell'esposizione. Da segnalare anche i disegni a pennarello di Ciro Cristofoletti e quelli di Ravalico Scerri, preparatori al video “Queen of Europe”.
Un ritratto di Arturo Rietti, invece, ben rappresenta la grande tradizione artistica del secolo scorso.
Completa la mostra un nucleo di sculture, tra le quali il bozzetto per il Duca D’Aosta di Marcello Mascherini, una figura di Carlo Sbisà, un interessante lavoro di Cerone e la metafisica soluzione di Modolo.
Nella sezione storica della mostra sono esposti inoltre il busto di Pasquale Revoltella realizzato da Pietro Magni, il busto di Italo Svevo di Ruggero Rovan e quello di Umberto Nordio firmato da Ugo Carà, oltre alla testa di Filzi. Non ultimo il bozzetto della Dea Roma di Attilio Selva.