disegno architettonico, Gilberti Ettore, XX

Oggetto
disegno architettonico
Soggetto
casa del fascio di Udine
Autore
Gilberti Ettore (1876/ 1935)
Cronologia
1931-1932 (?) - 1931/1932 (?)
Materia e tecnica
eliocopia/ matite colorate
Misure
cm - altezza 62, larghezza 139
Codice scheda
D_834
Collocazione
Udine (UD)
Palazzo Municipale

Nella tavola sono rappresentati la pianta e la sezione trasversale (sez. A -B) del piano terra, la sezione orizzontale (sez. C-D) del settore lateral e (ovest) della costruzione. L'impianto planimetrico è definito dal "Grande Salone" centrale (m. 9. 60 X m. 21. 20), dell'altezza di m. 6. 70, collegato - mediante fornici - al le due tribune, sottoposte ad ammezzamento alla quota di m. 3. 42. I mezza nini presentano parapetti bronzei, a motivi geometrici. La sala centrale è preceduta da vestibolo, segnato da sequenza regolare di colonne cilindric he (pietra di Orsera), a sorreggere arconi. L'antistante atrio è scomparti to, in alzato, in cinque ampie aperture a arco a tutto sesto, pseudobugnat e con pilastri poggianti su alti zoccoli, in pietra Piacentina. Nelle due ali dell'edificio, suddivise in vani di dimesioni diverse (alloggio del cu stode, deposito biciclette, sala per uffici, servizi igienici), sono posiz ionati gli scaloni in c. a. con rivestimento in lastre di pietra del Vallo ne (paramento defli zoccoli in marmorino lucidato). Nella sezione trasvers ale (sez. A-B) sono evidenziati i tre fornici a collegare il salone alle t ribune. Nella sezione orizzontale dell'ala ovest (sez. C-D) emerge lo scal one, a tre rampe. Solai in c. a. (mezzanini); solai in c. a. e cotto (prim o piano).

Gli elaborati grafici, rappresentati nella tavola, sono ascrivibili all'in g. udinese Ettore Gilberti: autore - nonchè direttore dei lavori - del pro getto della "Casa del Littorio", edificata nel 1931 - 1932 nel settore urb ano compreso tra le vie Carducci, Giusti e Dante. Il progetto fu redatto dallo studio Gilberti di Udine nel 1932, e approvat o con Deliberazione podestarile N/2450 del 29 gennaio 1932. L'Impresa Oliv o e Barbetti assunse a trattativa privata i lavori per la costruzione dell a nuova struttura edilizia, sulla scorta dei disegni del Gilberti (cfr. co ntratto del 22 marzo 1932). Furono esclusi, dall'appalto, gli impianti di riscaldamento, idraulici ed elettrici, le pavimentazioni in linoleum e in marmette di cemento (salone del piano terra), le decorazioni a gesso del s alone, delle scale e delle aule al primo piano (opera del prof. Francesco Grassi). I lavori appaltati ebbero termine il 28 novembre 1932 (l'edificio potè essere occupato dalla Federazione Fascista verso la metà del dicembr e 1932). L'invenzione è dettagliatamente descritta, dal Gilberti, in relazione del 26 gennaio 1932 - allegata al progetto definitivo - ("Il fabbricato si com pone di piano terra costituito da un vestibolo, da una grande sala central e per riunioni e conferenze delle dimensioni di m. 21. 20 X 12. 50 e dell' altezza di metri 7. 10 da pavimento a pavimento; ai lati della sala centra le vi sono le scale, l'alloggio del custode, locale per custodia biciclett e, una sala per Uffici e due gruppi di latrine. Il piano terra rialzato a quota 3, 36 è diviso dal vuoto del salone centra le e contiene un locale per parte. Il primo piano a quota 7, 26 con due sa le quadrate da m. 6. 50 X 6. 50 in corrispondenza degli angoli della facci ata; una sala centrale rivolta a Nord delle dimensioni di m. 13. X 6. 10 e N/7 spaziosi uffici. Il secondo piano a quota 11, 76 comprende due sale laterali e N/10 uffici. Il sottotetto a quota 15, 76 è lasciato momentaneamente sgombro per ragion i di economia e può venire suddiviso in N/12 uffici per un futuro ampliame nto. Il sotterraneo è previsto solo in corrispondenza alle scale e serve per il calorifero e depositi diversi. Il vestibolo è aperto a porticato sporgent e con cinque fornici divisi da pilastri in pietra che sostiene il poggiolo di primo piano... Gli zoccoli di fondazione e le murature dei sotterranei fino a quota 0, 16 sono in calcestruzzo: le murature di elevazione in pietrame e in mattoni, le pareti parte in mattoni vuoti e parte in "Eraclit", i soffitti in "Era clit". Le strutture decorative esterne sulle tre facciate...in pietra natu rale fino all'architrave delle finestre del II piano (quota 15, 76) e in p ietra artificiale battuta fino al tetto. I solai ed i pilastri in cemento armato...Le scale hanno pianerottoli, pedate e alzate in lastre di pietra del Vallone levigata e lucidata sopra ossature di cemento armato. Il tetto in tegole curve su letto di tavelloni ha l'ossatura portante in abete.

BIBLIOGRAFIA

Damiani L., Ricordo di Ernesto Mitri, in Quaderni della Face, Udine 1978, n.52