disegno preparatorio, Černigoj Augusto, XX

Oggetto
disegno preparatorio bozzetto
Soggetto
fuga in Egitto
Autore
Černigoj Augusto (1898/ 1985)
Cronologia
1930 ca. - 1939 ca.
Materia e tecnica
carta/ pittura a tempera
Misure
cm - altezza 50, larghezza 44
Codice scheda
D_1376
Collocazione
Spilimbergo (PN)
Scuola Mosaicisti del Friuli
Galleria e archivio Scuola Mosaicisti del Friuli
Iscrizioni

Il bozzetto raffigurante "La fuga in Egitto" è parzialmente dipinto sullo sfondo con liquidi aloni di colore azzurro. La scena narrativa occupa il primo piano con preponderanza: la palma stilizzata a destra è infatti l'unico elemento paesaggistico che fa da sfondo alle figure animate prive di senso prospettico. Maria e il Bambino sull'asinello, guidati da Giuseppe, sono rappresentati con formule semplificate ed essenziali; ma i loro tratti somatici rivelano comunque la loro origine orientale. Sono evidenti i contorni che delineano le figure, mentre meno importanza viene data alle notazioni cromatiche improntate su toni cupi e campiture caratterizzate da leggerissimi strati di colore.

Il cartone raffigurante "La fuga in Egitto", fu probabilmente realizzato d a Augusto Cernigoj negli anni Trenta, nel momento per lui più appassionante nel modo di rapportarsi con la produzione di cartoni per mosaico, un ambito artistico tutto da scoprire e da elaborare con i consigli del suo collega ed amico Antonio Baldini, direttore didattico e artistico della Scola del Mosaico dal 1928 al 1941. L'opera qui riprodotta non è supportata da una documentazione d'archivio, ma il cartone da solo ci suggerisce alcuni spunti: la costruzione delle figure per piani con valore di superficie bidimensionale, lo studio dei profili, la sintesi della narrazione sono infatti elementi caratteristici di un disegno pensato per mosaico. E' un disegno, però, che, pur se studiato con obiettivi tecnici ben precisi, rivela l'interpretazione personale dell'artista: egli ricorda l'antica iconografia sacra, ma la rielabora con spirito moderno, utilizzando formule influenzate dall'iconismo e dalla statuaria dell'arte del ventennio fascista; i volumi squadrati, sono però integrati da evidenze intimistiche e da lontani richiami allo stile delle miniature orientali.