disegno preparatorio, ambito triestino, XIX

Oggetto
disegno preparatorio
Soggetto
putti che reggono medaglioni con i ritratti di Francesco Petrarca e papa Pio II Piccolomini, putto che regge medaglioni con i ritratti di Francesco Petrarca e papa Pio II Piccolomini
Ambito culturale
ambito triestino
Cronologia
1850 - 1860
Materia e tecnica
cartoncino bianco/ matita di grafite, acquerellatura
Misure
mm - altezza 342, larghezza 209
Codice scheda
D_4597
Collocazione
Trieste (TS)
Biblioteca civica Attilio Hortis
Biblioteca civica A. Hortis. Museo petrarchesco piccolomineo
Iscrizioni

L'abbozzo in alto mostra un elemento plastico decorativo costituito da due medaglioni accostati, uno con l’effige di Petrarca e l’altro di Pio II, sorretti da due putti alati, al centro due rami d’alloro e uno stemma sormontato da corona. I due putti e i medaglioni poggiano su una mensola modanata a volute e decorata da festoni vegetali, con al centro un tondo con l’alabarda, simbolo di Trieste. Il disegno in basso presenta una mensola modanata a volute e decorata con elementi vegetali e floreali, con al centro l’alabarda, simbolo di Trieste, e tre peducci: su quello centrale un putto alato stante sorregge a sinistra un medaglione con l’effige di Petrarca, a destra un medaglione con l’effige di Pio II Piccolomini.

Il disegno presenta due varianti per uno stesso progetto decorativo, presumibilmente per una sopraporta, consistente in una mensola modanata a volute ed elementi vegetali, con al centro l'alabarda, simbolo di Trieste, e sopra uno o due putti alati reggenti i medaglioni con i ritratti di Francesco Petrarca e Pio II Piccolomini. Dato il soggetto dei due disegni praparatori, è probabile che il foglio in esame sia da connettere con i lavori di ristrutturazione e di messa a punto della sala destinata a ospitare in Biblioteca civica la raccolta petrachesca piccolominea donata da Rossetti nel 1842, e presumibilmente con la decorazione della porta di accesso al locale. Dai documenti venuti alla luce (cfr. Nodari 2005) è emerso che il bibliotecario Giuseppe de Lugnani già dal 1847 si attivò per trovare una stanza dove porre la raccolta, ma solo nella seconda metà del 1850 finalmente iniziarono i lavori necessari alla preparazione di una sala nel secondo piano del palazzo, che fu inaugurata nel gennaio 1851. Tra i documenti rinvenuti, purtroppo sono andati persi gli allegati A e B con il "Prospetto dei lavori" e il "Prospetto degli oggetti", che forse avrebbero potuto dare qualche elemento conoscitivo in più riguardo al progetto in esame. Comunque nel rendiconto delle spese stilato dal de Lugnani nel novembre 1850 a conclusione dei lavori, sono citati il falegname Valentino Cojutti e il pittore Giuseppe Zucco, e forse uno dei due artigiani può essere stato l'autore del nostro disegno. Questa sistemazione avrà breve durata perchè nel 1860, quando Francesco De Fiori era succeduto al de Lugnani nella carica di bibliotecario, la collezione petrarchesca piccolominea verrà collocata in un'altra grande sala sempre al II piano dell'edificio, dove è rimasta fino al luglio 2008, quando il museo petrarchesco si è trasferito nella sede provvisoria di via Madonna del Mare 13. Resta perciò il dubbio che lo studio preparatorio in esame debba essere connesso non ai lavori del 1850 ma all'allestimento della seconda sala nel 1860, anche se non sono finora emersi documenti che possano attestare l'esecuzione di lavori per questa seconda sistemazione. In collocazione Ic. 64 (cfr. scheda D 4598) si conserva un altro studio preparatorio a sola matita di grafite della stessa mano, che è una variante del progetto inferiore.

BIBLIOGRAFIA

Nodari F., La sezione iconografica della raccolta petrarchesca piccolominea della Biblioteca civica "A. Hortis" di Trieste, in Le collezioni del Museo petrarchesco piccolomineo nella Biblioteca "A. Hortis" di Trieste, Firenze 2005