in basso a destra: Vedova 89
La composizione astratta è formata da macchie e pennellate azzurro-grigie, rosse e bianche.
La carta della collezione De Martiis rientra in quella produzione degli anni Ottanta in cui Emilio Vedova inizia la serie “…in continuum, compenetrazione, traslati”, attraverso la quale vuole esprimere il malessere dell’individuo con strutture compositive frammentarie. (“La Collezione della famiglia De Martiis a Cividale del Friuli”, a cura di S. Cecchetto – C. Beltrami, scheda, Cividale del Friuli, 2019, p.193). Qui infatti non avvertiamo alcun elemento dominante che regga l’impostazione, bensì una mescolanza di poche cromie che si fondono tra esse. Si noti come il pigmento nero, fortemente diluito, crei sul supporto un effetto di dissolvenza. Come da catalogo del museo, l’opera è registrata presso l’archivio della Fondazione Emilio e Annabianca Vedova di Venezia.
Collezione Famiglia De Martiis Cividale, La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020
Cecchetto S., La collezione De Martiis: un percorso del gusto, in La collezione famiglia De Martiis a Cividale del Friuli, Cividale del Friuli (UD) 2020