La scena presenta una veduta di alcuni edifici in quella che si può presumibilmente riconoscere come la campagna nei dintorni di Tivoli. In primo piano, un basso schermo costituito da una fila ininterrotta di cespugli, introduce al secondo piano, ove, in lontananza si colgono grandi edifici circondati da alti alberi (cipressi, pini marittimi), che si armonizzano con la notevole mole delle architetture. In lontananza, le cime dei monti, forse i monti Tiburtini, chiudono il panorama.
Il disegno di Pietro Nobile ci trasporta in un affascinante viaggio nella campagna romana. In primo piano, una fila continua di cespugli crea una sorta di barriera visiva che introduce il secondo piano della scena, dove emergono grandi edifici circondati da alti alberi. Questa commistione contribuisce a creare un senso di armonia e di equilibrio tra la natura e la presenza umana. In lontananza, si estende la pianura, interrotta bruscamente dai rilievi montuosi, che sembrano quasi incombere sulla campagna sottostante. Come in altri fogli, il disegno dell’autore è una rappresentazione suggestiva dell’Agro romano. La varietà degli elementi naturali, unita alla maestria dell'artista, crea un'immagine ricca e affascinante, in cui il paesaggio incontaminato e selvaggio si combina con la presenza umana, in un equilibrio armonioso.
Pavan G., Pietro Nobile. Architetto (1776-1854). Studi e documenti, Gorizia 1998