INFRASTRUTTURA DI SERVIZIO, periodo romano, secc. I-II d.C.

Nell’isola di Gorgo sono stati effettuati alcuni anni fa dei sopralluoghi da parte di D. Gaddi, seguendo un percorso dettato dalla consuetudine della frequentazione dei luoghi e dall'accessibilità degli stessi. Partendo dall'approdo est, sul canale di Belvedere, il terreno era cosparso di frammenti fittili e di materiale edilizio vario, misto a ceramica invetriata e smaltata di epoca rinascimentale. Alle spalle di quest'area, dove inizia il bosco e vi è un bunker risalente alla Seconda Guerra Mondiale, compariva tra i rovi una serie notevole di resti di strutture murarie, poco conservati in alzato ma ben distinguibili, il cui andamento era obliterato in parte dal bunker, in parte dalla fittissima vegetazione: essi sono da identificare con gli hangar per gli idrovolanti costruiti dalle truppe italiane verosimilmente nel 1917. Durante i lavori venne alla luce un intero deposito di anfore conservate all'interno di un ambiente che gli scopritori identificarono come cantina, non solo per la presenza dei contenitori anforari ma anche perché il vano era interamente rivestito di tavole di legno di quercia. Furono eseguite alcune fotografie per documentare la scoperta archeologica: in esse sono visibili numerosi contenitori di forma Dressel 6A e Dressel 6B, bollate da Quintus Laecanius Bassus.

L'ambiente è da identificarsi come un intero deposito di anfore, non solo per la presenza dei contenitori ma anche per rivestimento dell'intero vano con tavole di legno di quercia.