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I resti del Castrum Montis Regalis sorgono sulla cima di un colle (q. 530 m) situato alla destra del Cellina. La posizione strategica permetteva il controllo della valle sottostante, percorsa da strade. I primi documenti che citano il castello risalgono al 1203 e numerosi altri attestano le sue vicende sino al XV secolo. I resti, ancora in parte visibili in situ e con un alzato che talora raggiunge 2 m, sono costituiti dai ruderi del muro di cinta a pianta poligonale (sviluppato per circa 215 m a racchiudere una superficie di circa 2800 mq), dai resti della torre maggiore, quadrata, da strutture murarie pertinenti ad ambienti interni lungo il lato est del recinto e da una base di torre angolare all'estremità nordorientale, che affiancava l'ingresso. Il complesso è difeso naturalmente a ovest e a est dal pendio del colle, mentre sui lati sud e nord furono creati fossati artificiali. Nel castello si sono svolte cinque campagne di scavo sistematico tra gli anni 1983-1986 e il 1990. Le indagini nei pressi della torre maggiore hanno permesso di individuare una suddivisione cronologica dell'insediamento in tre periodi. Nel primo periodo si sono individuate tre fasi: una cosiddetta arcaica, documentata dalla presenza di strutture murarie precedenti a quelle della torre. Presso tali strutture è stata riconosciuta nel 1990 una moneta del IV secolo d.C. Alla fase arcaica seguirono una fase detta "delle fucine" per le tracce di lavorazione del ferro e in seguito una fase di abbandono. Nel secondo periodo furono costruite le strutture del castello medievale e, in questo caso, sono state individuate due fasi relative alla torre maggiore che ha subito dei restauri oppure rifacimenti, che interessarono anche il muro di cinta. Nel terzo periodo sono state riconosciute sei fasi che vanno dall'abbandono del castello da parte degli occupanti ufficiali a successive fasi di insediamento abusivo, di frequentazione di pastori, di crolli e di spoliazioni.
Il colle fu occupato con strutture stabili tra la tarda età romana (o forse anche prima) e l'altomedioevo. La fase "arcaica", documentata dalle strutture murarie precedenti all'impianto medievale, potrebbe risalire al IV secolo d.C., mentre al tardo altomedioevo (X-XI secolo) viene datata la fase caratterizzata dalla presenza di impianti per la lavorazione del ferro. Gli sviluppi successivi vedono la costruzione del castello medievale, tra il XII e il XIII secolo. La torre maggiore, per caratteristiche formali e dimensioni viene considerata una casa-torre; le costruzioni all'interno vengono attribuite a sedi di habitatores. Il castello subì infine un periodo di decadenza e di rovina. Si suppone che l'abbandono definitivo sia avvenuto a seguito dei danni provocati dal terremoto del 1575.
Museo Archeologico Montereale Valcellina, Museo Archeologico Montereale Valcellina, Montereale Valcellina 2011
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