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Nella seconda metà dell'Ottocento, l'area urbana immediatamente a ridosso delle rive, compresa tra la Città Vecchia e la zona di Campomarzio, ampliata verso il mare con successivi interramenti, è interessata da un rapido sviluppo edilizio. Il borgo che si forma, che prende il nome di Giuseppino, è caratterizzato da maglia ortogonale seguente la direzione delle rive e da edilizia a bocchi con immobili a destinazione commerciale e residenziale. L'edificazione lascia liberi due isolati, piazza Lipsia (oggi Hortis) e piazza Giuseppina (oggi Venezia)
De Vecchi F./ Resciniti L./ Vidulli Torlo M., Trieste: una città si mette in posa, Trieste 1998
Bradaschia M., Le piazze di Trieste, Avezzano 1994
Godoli E., Le città nella storia d'Italia. Trieste, Bari 1984