Museo diocesano d'arte sacra e Gallerie del Tiepolo, artistico

Museo diocesano d'arte sacra e Gallerie del Tiepolo

Localizzazione
Udine (UD)
Palazzo Patriarcale
Denominazione
Museo diocesano d'arte sacra e Gallerie del Tiepolo
Tipologia
artistico, ecclesiastico, fotografico

Il Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo è stato istituito nel 1963 e dal 1995 ha sede nel Palazzo Patriarcale di Udine, dal XVI secolo residenza del Patriarca d’Aquileia e oggi, quale naturale prosecuzione, dell’Arcivescovo. L’imponente e straordinario patrimonio architettonico e pittorico, nel quale vennero allestite le collezioni museali fu alla base della scelta di chiamare l’intero complesso “Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo”. La costruzione del grandioso complesso iniziò nel 1574, ma è nel Settecento che l’edificio assunse il suo attuale aspetto, grazie all’opera attuata dai Patriarchi veneti Dionisio (1699-1734) e del nipote Daniele Delfino (1734-1751). Al Patriarca Dionisio in particolare si deve il rinnovamento architettonico affidato a Domenico Rossi, concepito con ampie sale di rappresentanza, per la cui decorazione nel 1726 il Patriarca chiamò il giovane artista veneto Giambattista Tiepolo. Le collezioni del Museo Diocesano comprendono circa 700 opere, alcune delle quali esposte al pubblico nelle sale del primo e del secondo piano. Il percorso espositivo, che integra l’apparato pittorico-decorativo con opere delle collezioni, prende avvio dall’atrio del palazzo, dove si trova lo scalone d’onore con le prime decorazioni di Tiepolo, che proseguono nella Sala Rossa e nella Galleria degli Ospiti del piano nobile. Su questo piano si trovano anche sei sale dedicate alla scultura lignea, con opere disposte cronologicamente dal XIII al XVIII secolo. Seguono poi le decorazioni, le opere e l’arredo delle stanze della Biblioteca, della Sala Azzurra e della Sala Gialla. All’interno di quest’ultima entro bacheche sono esposte antiche monete fatte coniare nei secoli dai patriarchi aquileiesi. Completano il piano la Sala del Trono, la Cappella Palatina, una piccola sala dedicata alle oreficerie con esposizioni periodiche di oggetti liturgici di particolare pregio e una mostra permanente di ex voto. Nell’ampia sala del secondo piano infine sono esposti alcuni dipinti, parte della pinacoteca museale e i vetri dipinti della donazione Andreina e Luigi Ciceri. Adiacente al Palazzo, si trova infine la cappella palatina dedicata a Sant’Antonio Abate.

La catalogazione: tra le prime realizzate da Centro regionale

L’attività catalografica presso la prestigiosa istituzione museale cittadina è stata avviata fin dai primissimi anni di attività del Centro regionale. Risalgono infatti al 1975 il primo centinaio di schede OA – Opere d’arte, relative soprattutto al patrimonio di scultura lignea conservata. Nel corso degli anni Ottanta e Novanta la catalogazione ha poi proceduto con interventi mirati su singole opere, fino alla campagna catalografica del 1996 che ha considerato gli elementi distintivi del palazzo, in particolare l’apparato decorativo e pittorico e gli spazi della Biblioteca.

L'aggiornamento della catalogazione del patrimonio scultoreo

Nel 2007 un progetto condotto in collaborazione con il Museo stesso ha portato alla revisione, aggiornamento e realizzazione delle schede relative al patrimonio della scultura lignea. Si tratta soprattutto di opere provenienti da chiese friulane, realizzate da prestigiose botteghe di intagliatori, dal XIII al XVIII secolo, molte delle quali restaurate nel corso degli anni Ottanta presso il laboratorio di restauro del Centro regionale. Le schede sono state arricchite da un puntuale ed esaustivo repertorio bibliografico e da riproduzioni fotografiche a colori fornite dal Museo. Sono stati inoltre catalogati alcuni dipinti della Pinacoteca. Le informazioni, contenute nelle schede sul patrimonio museale aggiornate nel 2007, sono state ulteriormente confrontate e integrate con quelle raccolte dalla campagna di catalogazione dei beni mobili di proprietà ecclesiastica promossa a livello nazionale dalla CEI. Gli interventi succedutisi progressivamente nel corso del tempo oggi consentono di visionare nella banca dati l’importante patrimonio artistico museale, con dati e immagini aggiornati, completato dalle schede A – Architettura dedicate al Palazzo e all’adiacente Chiesa di Sant’Antonio Abate, che nella loro sintesi consentono di conoscere le vicende architettoniche degli edifici storico-religiosi.

I manufatti tessili e i beni numismatici

Vi sono poi schede T – manufatti tessili e NU – Beni Numismatici risalenti a catalogazione della fine degli anni Ottanta. In particolare nel 1974 e nel 2009 sono stati catalogati circa un centinaio di manufatti tessili, paramenti liturgici provenienti da diverse chiese della Diocesi o pervenuti tramite lasciti testamentari, utilizzando il tracciato catalografico T. Le schede recentemente aggiornate risultano particolarmente significative per la descrizione del materiale e della tecnica di realizzazione, che le diverse immagini, d’insieme e di dettaglio, contribuiscono a descrivere. Oltre 400 sono invece le schede di monete di epoche diverse, di cui alcune relative al Patriarcato di Aquileia.

BIBLIOGRAFIA

Bergamini G./ Marioni Bros L., Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo. Guida breve, Udine 2012

Piccinno V., Musei e Collezioni nella Provincia di Udine. Percorsi di Storia e Arte. Museums and Collections in the Udine Province. Itineraries of History and Art, Udine 2010

Patriarca Tiepolo, Il Patriarca e il Tiepolo. Guida breve al Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo nel Palazzo Patriarcale di Udine, Udine 2004

Patriarca Tiepolo, Il Patriarca e il Tiepolo. Guida breve al Museo Diocesano e Gallerie del Tiepolo nel Palazzo Patriarcale di Udine, Udine 1996

Menis G.C., Il patriarca e il Tiepolo. Guida breve al Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo nel Palazzo patriarcale di Udine, Udine 1995

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