L’Archivio Storico Comunale, conservato fin dalla sua formazione presso la Biblioteca Guarneriana, è costituito oltre che da una ingente e storicamente rilevante documentazione che testimonia l’attività dell’antica Comunità dal XIII al XIX secolo, anche da una interessante raccolta fotografica, la cui storia si intreccia con le vicende dell’ente produttore. Si può ipotizzare infatti che il fondo fotografico si sia costituito grazie ad acquisizioni, come quelle che numerose hanno caratterizzato la direzione di Arlucci sul finire dell’800, o attraverso donazioni come quella del Lascito Vidoni avvenuta negli anni Ottanta. Imprescindibile dunque per tali immagini raccolte o donate, il legame con l’intensa attività della Biblioteca e del più recente Museo del Territorio, presso cui la raccolta fotografica è oggi conservata.

Tra il 2007 e il 2009 grazie alla collaborazione tra Centro regionale, Museo del Territorio e Rete MIC – Musei in collina, è stata avviata una campagna di catalogazione che ha preso in considerazione oltre che i beni museali anche la raccolta fotografica conservata presso il Museo del Territorio. Si tratta di poco meno di 250 documenti tra cartoline postali e fotografie, dei quali 69 appartengono all’Archivio storico comunale, mentre i rimanenti fanno parte del Fondo Vidoni. Le immagini provenienti dall’Archivio storico comunale propongono lo scenario storico, sociologico e paesaggistico di una San Daniele e dintorni della prima metà del ‘900 ancora fortemente rurali e spesso idilliaci, come negli scorci poetici e rarefatti di Ernesto Battigelli, nelle scene di costume e di folclore friulano di Attilio Brisighelli e di Omboni. Accanto a queste immagini si affiancano quelle che testimoniano invece la volontà della cittadina collinare di rispondere al richiamo della ormai imperante modernità. In questa categoria si inseriscono le immagini di documentazione delle nuove infrastrutture come il ponte sul Tagliamento, le vedute urbane di San Daniele riguardanti la tramvia, l’arrivo dell’acquedotto con le numerose fontane pubbliche nelle piazze, le botteghe e le attività lungo le vie, la costruzione delle scuole e del teatro. Un certo numero di immagini viene diffuso tramite cartolina postale grazie alle tipografie sandanielesi Biasutti, Buttazzoni, Pellarini e Tabacco. Concludono la raccolta una serie di ritratti di uomini del Risorgimento.