Museo di guerra per la pace "Diego de Henriquez", storico

Museo di guerra per la pace "Diego de Henriquez"

Localizzazione
Trieste (TS)
Caserma Amedeo d'Aosta Duca delle Puglie
Denominazione
Museo di guerra per la pace "Diego de Henriquez"
Tipologia
storico
Sistema museale
Civici musei di storia ed arte

Il Museo di Guerra per la Pace “Diego de Henriquez” è costituito dalla vastissima raccolta che Diego De Henriquez collezionò nell’arco della propria vita (1909-1974) e che giunse definitivamente e interamente, non senza difficoltà e traversie giudiziarie, al Comune di Trieste soltanto nel 1997. La collezione consta di circa 15.000 oggetti inventariati, di cui 2800 armi, 24.000 fotografie, 287 diari (38.000 pagine), 12.000 libri, 2600 tra manifesti e volantini, 500 stampe, 470 carte geografiche e topografiche, 30 fondi archivistici, 290 documenti musicali, 150 quadri, un fondo di pellicole e 250 documenti cinematografici conservati all’Istituto Luce di Roma. I numeri e la svariata natura dei beni sono già sufficienti a descrivere l’importanza della raccolta, dichiarata d’interesse culturale dalla Soprintendenza regionale, ma a questi si deve aggiungere la passione, la determinazione e la costanza di Diego de Henriquez, non solo collezionista appassionato, ma uomo straordinario e fuori dal comune. Henriquez riuscì a riunire l’ingente patrimonio, raccogliendo materiale bellico direttamente nelle zone di combattimento e tessendo con doti diplomatiche rapporti con tutti gli eserciti che occuparono il nostro territorio. Attualmente la collezione, che conserva testimonianze sia della Prima che della Seconda Guerra Mondiale, è allestita in 3 hangar della Caserma “Duca delle Puglie”. Il recente allestimento rispetta il desiderio del suo ideatore, proponendo un approccio ampio e complessivo al tema “guerra”, volto al superamento del concetto stesso di conflitto in nome di una consapevole tensione umanitaria verso la pace. Non un museo “di guerra” comunemente inteso, ma il museo della società del Novecento in guerra con i suoi orrori, nel lungo e contrastato cammino verso una pace che si spera duratura.

Il rapporto tra l'allora Centro regionale di catalogazione e il museo

La catalogazione presso questo Museo si è svolta nell’arco di più di un decennio, dal 1977 al 1987, grazie alla collaborazione tra il Centro regionale e il Consorzio per la gestione del Museo storico di guerra, che si era costituito nel 1969 tra lo stesso de Henriquez, la Provincia e il Comune di Trieste, l’Azienda autonoma di soggiorno e turismo e l’Ente provinciale per il turismo. Complessivamente sono stati catalogati più di mille oggetti militari, delle più disparate tipologie, rendendo consultabili nella banca dati SIRPAC oltre mille schede ARM – Armi. Si va da carri armati e autoblindo, utilizzati nei due conflitti mondiali, a copricapo da parata, ad armi bianche di diverse provenienze, tra le quali anche spade e mazze risalenti al XVI secolo. Esemplificativi dell’ampio concetto di guerra interpretato dalla collezione, sono alcuni giocattoli visti come espressione di una società che tendeva a inglobare anche l’infanzia in un ideologico universo militarista, ma anche come generale, praticato antidoto contro le pulsioni aggressive infantili. Le schede, oltre a descrivere l’oggetto e a fornire i dati di fabbricazione, offrono interessanti informazioni storico-critiche che lo inquadrano nel contesto storico del periodo.

BIBLIOGRAFIA

Furlan A., La civica collezione Diego de Henriquez di Trieste. Civico museo di guerra per la pace Diego de Henriquez, Trieste 2000

Come arrivare