Il recinto è composto dai tubi identici casualmente disposti nella loro sequenza di colori. I colori usati sono: blu, rosa, verde, bianco, giallo, rosso. La forma del recinto ricorda lo stemma dei Manin, l'antica famiglia proprietaria della villa e del parco.
Nel 2005 il Centro di Arte Contemporanea di Villa Manin chiese ad un gruppo di artisti alcuni interventi da realizzare nel parco. Questi, oltre ad essere pensati per il sito specifico del parco, dovevano avere come tema il gioco in modo da coinvolgere in maniera interattiva i fruitori. Garutti si concentrò sulla natura del parco la cui secolare vegetazione cresce spontaneamente, seppure curata e controllata attraverso gli anni dai giardinieri del parco. Egli realizzò un luogo in cui questa vegetazione potesse con la sua fauna vivere e germogliare intatta, su cui l'uomo, fruitore o conservatore del parco, non potesse intervenire. La gabbia colorata difende questo spazio, individuando l'uomo semplicemente come spettatore, privo di ogni posiibilità di intervento come invece avviene in modo rispettoso nel resto del parco.
Luna Park, Luna Park. Arte Fantastica, Passariano di Codroipo (UD) 2005