oggetto di design, Ponti Giovanni detto Ponti Giò

Sedia con struttura in faggio verniciato al naturale; schienale in multistrato, con volute intagliate e applicate anteriormente rispetto alla struttura; sedile imbottito e rivestito in tessuto di colore bianco crema. Gambe sagomate a sezione triangolare, con lieve svasatura in prossimità degli appoggi e della parte terminale dello schienale; traverse a sezione circolare poste diagonalmente.

Sedia tipo 969. Gio Ponti (Milano, 1891 – Milano, 1979) è ancora oggi uno dei principali architetti e designer del panorama italiano e internazionale del XX secolo. Laureatosi al Regio Politecnico di Milano nel 1921, viene coinvolto nelle Triennali di Monza e poi di Milano, partecipando attivamente alle edizioni del 1930, 1933 (in cui presenta la Sedia 940, poi prodotta da Montina), 1936 (alla quale partecipa con la Sedia 969, prodotta prima da Cassina e poi da Montina), 1940 e 1951. La sedia 969 è progettata nel 1931 per villa Contini Bonacossi: il prototipo iniziale si differenzia dalle sedie prodotte su larga scala (Casa e Giardino, 1936; Cassina, 1949; Montina, 1969) per avere gambe posteriori e volute dello schienale ricavate da un unico pezzo. Il modello presentato alla VI Triennale di Milano e poi prodotto da Cassina subisce per ragioni di semplificazione produttiva una lieve modifica: le volute dello schienale costituiscono un pezzo separato, fissato agli elementi verticali.