decorazione musiva, Borta Gianni, Scuola Mosaicisti del Friuli

Titolo
Fondale marino
Autore
Borta Gianni (1941/) - ideatore
Ardito, Lucia - grafico/ art director
Scuola Mosaicisti del Friuli - progettista tecnico
Ambito culturale
Scuola Mosaicisti del Friuli
Cronologia
2023/04/15 - 2023/09/09
Collocazione
Lignano Sabbiadoro (UD) Lignano Pineta
Bagno 7
Codice scheda
OAC_769
Iscrizioni

Rappresentazione di un fondale marino. Su uno sfondo di colore blu si muovono pesci, stelle marine, un cavalluccio marino e altri elementi per la maggior parte caratterizzati dal colore rosso. In basso a destra la presenza di alghe verdi, anch'esse mosse dalle correnti marine. Al centro campeggia il numero "7" che identifica lo stabilimento balneare.

La riqualificazione dello stabilimento balneare n. 7 - bandiera austriaca a Lignano Pineta passa attraverso due momenti che hanno sempre come riferimento un bozzetto dell'artista friulano Giani Borta.
L'intervento a mosaico si inserisce nel progetto di abbellimento degli stabilimenti balneari di Lignano Pineta, promosso dalla Società Lignano Pineta in collaborazione con la Scuola Mosaicisti del Friuli, progetto pluriennale avviato nel 2011 e conosciuto come Simposio del Mosaico poiché una parte del lavoro di decorazione musiva viene svolto in situ davanti a visitatori e turisti che possono interagire con i mosaicisti.
Nel 2016, dopo che in anni precedenti si era compiuto il rivestimento del vano, sotto la passeggiata sopraelevata, che si affaccia su piazzale D'Olivo, la Società Lignano Pineta progettò la riqualificazione degli stabilimenti di ingresso alla spiaggia posti sul Lungomare Kechler, partendo dall'edificio più estremo, verso Lignano Sabbiadoro, il Bagno n. 7. La soluzione allora ideata era un tondo con il numero indicativo dello stabilimento ben evidente al centro. Fu coinvolto l'artista Gianni Borta che dipinse, seguendo il suo personale stile, un paesaggio sottomarino giocato sui colori blu, rosso e verde; il numero "7" bianco era posizionato nel mezzo. Gli allievi del corso di perfezionamento a.f. 2015/2016 riprodussero a mosaico nei laboratori della Scuola Mosaicisti del Friuli il tondo di 180 cm di diametro lavorandoci dal 2 maggio al 12 giugno 2016, giorno dell'inaugurazione. Le allieve erano Marzia Canzian, Ilaria Del Signore, Serena Diana e Nicole Stefan, seguite dalle insegnanti Cristina De Leoni e Serena Leonarduzzi e con il maestro Luca De Amicis per la posa e il riempimento delle fughe. Con il pittore Borta ci fu un contatto diretto e le allieve poterono visitare anche lo studio il 31 marzo 2016.
Il tondo di Borta dava così avvio al modello decorativo degli stabilimenti che però venne stravolto l'anno successivo, nel 2017, con la richiesta dell'artista Giorgio Celiberti di realizzare un mosaico più grande superando l'idea tradizionale del cerchio.
Il mosaico tondo rimase a decorazione dell'Ufficio n. 7 fino al 2023 quando, conclusa la riqualificazione degli altri sei stabilimenti balneari sul lungomare Kechler, la Società Lignano Pineta chiese, con la mediazione tecnica della graphic designer Lucia Ardito, un nuovo bozzetto a Borta che avesse lo stesso soggetto, ma dimensioni diverse, più simili alle ampie superficie rettangolari mosaicate degli altri stabilimenti. Gli allievi del corso di perfezionamento della Scuola Mosaicisti del Friuli a.f. 2022/2023, Amos Giudo Carcano, Chiara Fornasari, Yuyu Ge, Gabriela Lisicyna, a cui nella parte finale si aggiunse il maestro mosaicista Jonas Paul Giubbini (qualifica a.f. 2022/2023), si misero all'opera, coordinati dalla docente Cristina De Leoni, rifacendo completamente il mosaico e lavorando da aprile a settembre 2023 (il mosaico era stato esposto alla mostra Mosaico&Mosaici 2023 a Spilimbergo). Il Simposio di Mosaico, l'undicesimo, si svolse a Lignano dal 5 al 9 settembre 2023,
giorno questo dell'inaugurazione. Del tondo precedente non fu possibile salvare nulla, nonostante i maestri della Scuola, Luca De Amicis (coinvolto anche nell'applicazione del mosaico alla parete dello stabilimento il primo giorno di simposio) e Francesco Anchora avessero provato con la tecnica dello strappo a recuperarlo per poi applicarlo su altro supporto mobile.
Il procedimento di realizzazione fu quello dei mosaici precedenti: la gran parte dell'opera venne eseguita nei laboratori della Scuola con tecnica diretta su rete di nylon; durante il Simposio le parti mosaicate vennero applicate alla parete dello stabilimento precedentemente preparata e completate delle tessere mancanti davanti ai passanti che incuriositi potevano dialogare con i mosaicisti a lavoro.