Insieme di fiori disegnati con inchiostro di china su gelatina contenuti in un lightbox.
Il processo creativo dell'opera è il risultato di una collaborazione con il Dipartimento di Scienze mediche, chirurgiche e della salute dell'Università degli Studi di Trieste, nell'ambito del progetto SBLAD - Shine bright like a diamond. L'opera è il risultato della riflessione sulla luce mistica e "guaritrice" attribuita alle vetrate delle cattedrali medievali. L'artista, illuminando il disegno attraverso un lightbox, ha voluto creare un rimando alle lastre ai raggi X, che oggi non vengono più stampate ma lette attraverso lo schermo di un monitor. L'esercizio dell'immaginazione e la pratica del disegno, che solitamente avvengono in uno spazio intimo e silenzioso, sono divenuti in questo caso, esercizio maggiormente terapeutico, dal momento che il processo si è svolto in un luogo di passaggio dove era necessario isolarsi mentalmente per ritrovare la concentrazione. Il disegno rappresenta un insieme di fiori dal sapore di grottesca che sembra confluire in un torbido inganno, il tratto è netto ed insiste sui particolari.