L’opera è stata realizzata applicando della grafite pura mista a pigmento sulla carta vetrata facendola poi vibrare con un altoparlante che riproduceva il suono di onde gravitazionali. Il risultato è una macchia diffusa con parti più dense e scure, quasi impercettibile sullo sfondo nero della carta vetrata, che assomiglia ad alcune rappresentazioni di aloni di materia oscura.
L’opera è stata realizzata in collaborazione con il Dipartimento di Fisica dell'Università degli Studi di Trieste nell'ambito del progetto SBLAD - Shine bright like a diamond. L'opera vuole essere una sintesi nata dalle suggestioni e impressioni ricevute durante tutti gli incontri con gli studiosi del Dipartimento. La materia oscura è stata l’argomento più trasversale, più ricorrente e affascinante tra quelli discussi. Inoltre è emerso come il fenomeno ondulatorio sia un elemento comune ai vari campi di ricerca, risultando essere anche un trait d’union col percorso artistico di Spanghero fortemente legato al suono. Lo spunto iniziale per l’opera è stato però la carta vetrata utilizzata dal team del prof. Thibault come diffusore dei raggi X per realizzare tomografie a contrasto di fase. L’artista, incuriosito dall’inusuale utilizzo del materiale, ha voluto usare la carta vetrata, come elemento pittorico, superficie materica e monocroma evocativa della materia oscura. L’opera è stata dunque realizzata applicando della grafite pura mista a pigmento sulla carta vetrata facendola poi vibrare con un altoparlante che riproduceva il suono di onde gravitazionali.
Il risultato è una macchia diffusa con parti più dense e scure, quasi impercettibili, sullo sfondo nero della carta vetrata che assomiglia ad alcune rappresentazioni di aloni di materia oscura. Una rappresentazione aleatoria di un fenomeno fisico, passando attraverso il medium sonoro per produrre un’immagine.