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Sullo sfondo cielo azzurro con nubi e alti monti, tutto dorato dalla luce del tramonto. In primo piano le pendici del Calvario con alcune case e la chiesa di Podgora (oggi Piedimonte). Ai lati aluni alberi incorniciano la veduta di Gorizia come si presentava nel XVIII secolo, con il colle verde e il castello dominante la città. In quest'ultima, tutta raccolta ai piedi del colle, si riconoscono i campanili della chiesa di Sant'Ignazio, del Duomo, della chiesa di San Rocco. Tra la città e Podgora scorre l'Isonzo, presso la cui sponda c'è un mulino e alcune case e alberi che si specchiano nell'acqua azzurra. Quasi al centro del dipinto è visibile il quadrante (privo di lancette) dell'orologio che vi era originariamente inserito.
Il dipinto su lamiera adibito ad orologio è copia fedele di una stampa esposta nello stesso Museo, che rappresenta una veduta di Gorizia dal Calvario e che reca la segnatura "Runk de. / Postl sculps. / Wien bey Jos. Eder. ".
Pinacoteca Musei, Repertorio di ulteriori opere della Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007