VM_PT_11_ovest_3137
- fotografia digitale (2)
- fotografia b/n (1)
Oggetto
dipinto
Soggetto
omaggio del luogotenente Antonio Grimani alla Madonna
Autore
Brugno Innocenzo (notizie dal 1593/ 1630)
Cronologia
1609
Misure
cm - altezza 224, larghezza 435
Codice scheda
OA_12077
Collocazione
Codroipo (UD), Passariano
Villa Manin
Civici musei e gallerie di storia e arte
Villa Manin
Civici musei e gallerie di storia e arte
Iscrizioni
alla base del trono: INNUCENTE/ BRUGNIO F.
margine inferiore del dipinto: DEIPARAE. VIRGINIS. TVTELARI. NVMINI. ANTONIVS. GRIMANI. DEI. GRATIA. PRAES. SE. SVOSQVE. LIBEROS. POSTERITATE. DIGNOS. AD. MDCVIIII.
sopra ciascuna delle personificazioni: CONSTANTIA ORIGO VOLUNTAS FIDES
Al centro del telero è seduta la Vergine con Bambino. Questi è in piedi e poggia su un cuscino verde sopra un basamento di pietra facente parte del trono. Dietro alle due figure un drappo di velluto rosso. Di fianco alla Vergine a destra san Marco, è rivolto verso di lei e tiene sotto braccio il vangelo chiuso. Ai suoi piedi il leone. Sopra le due figure è raffigurato un putto. A sinistra sono dipinte quattro figure allegoriche femminili ingioiellate e riccamente abbigliate. Sopra la loro testa sono indicati i nomi che le identificano da sinistra a destra: Costantia, Origo, Voluntas, Fides. Davanti ad esse sono raffigurati i quattro figli del Luogotenente in abiti neri. A destra della composizione troviamo il Luogotenente in abiti rossi e alle sue spalle quattro Deputati. Sullo sfondo, in alto a sinistra è dipinto il castello di Udine fiancheggiato dalle chiese di santa Maria e la chiesa di san Rocco. Dal balcone centrale del castello si vede un bambino che sta precipitando sotto lo sguardo atterrito di una giovane donna.
L'attenzione data all'episodio del bambino che cade dal balcone del piano nobile del castello, fa ipotizzare che si tratti di una sorta di ex voto alla Vergine da parte del Luogotenente per la miracolosa salvezza di suo figlio. Questo sarebbe confermato dalla scritta dedicatoria dipinta e dal fatto che il castello era la sede del Luogotenente veneto. I volti dei personaggi sono stereotipati, vicini al gusto della ritrattistica ufficiale. (BERGAMINI 2002, p. 146).
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