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Adagiati su vaporose nubi due angeli coperti da ampie vesti rivolgono lo sguardo in alto, cospargendo intorno delle rose recise. In secondo piano e al centro della composizione si vedono due cherubini.
La presente tela collocata sul soffitto dela Cappella palatina è con questa strettamente legata per le vicissitudini che l'hanno interessata. La Cappella, dedicata ai Santi Ermacora e Fortunato, fu costruita nel 1693 dall'allora patriarca Francesco Barbaro. All'epoca l'alto prelato fece decorare il soffitto probabilmente da Ludovico Pozzoserrato. Di quest'ultima decorazione oggi non vi è traccia in quanto già nel 1710 Dionisio Dolfin, nell'ambito del grande progetto di ampliamento del palazzo, fece abbassare il soffitto della Cappella, affidandone la decorazione a Nicolò Bambini, attivo in quegli anni anche nella decorazione della biblioteca del palazzo. L'opera in oggetto fu dunque collocata sul soffitto affinacandola alla grande tela raffigurante l'Ascensione della Madonna tra i Santi Ermacora e Fortunato, andando così a costituire il complesso decorativo del soffitto. Considerando anche gli altri interventi decorativi dell'autore nelle altre sale del palazzo, si ritiene di poter collocare cronologicamente l'opera intorno al 1718.
Bergamini G./ Marioni Bros L., Museo diocesano e Gallerie del Tiepolo. Guida breve, Udine 2012