dipinto, ambito carnico, XVIII

La donna è raffigurata a busto intero, rivolta di tre quarti verso sinistra, stante presso un tavolo sul quale campeggia una missiva che la donna indica all'osservatore con la mano sinistra, mentre nella destra reca un libro fra le pagine del quale ha infilato le dita. La donna indossa una camicia orlata al collo e ai polsi da trine, che si scorge sotto il corpetto e la giacca color turchese, con paramani di foggia militare. La veste è completata da una gonna arricciata, protetta da un grembiule bianco annodato con una cintura a righe bianche e rosse, da un fazzoletto da spalle indossato con le punte infilate nella cintura e da un fazzoletto da testa bianco annodato dietro la nuca. La donna indossa un paio di orecchini pendenti, una collana d'oro con pendente a croce e un anello all'anulare della mano sinistra.

La donna, moglie ventisettenne di Giacomo Gortani, come svela l'iscrizione in alto a sinistra, era la figlia e l'unica erede di un cramar di Povolaro di Comeglians, Antonio Duriguzzi, mercante a Trnava, in Slovacchia (cfr. Ferigo/ Fornasin, 1997, tav. IV,11, fig. 32). La dimora paterna, a Povolaro, reca incisa sulla chiave di volta del portale la data 1750 (cfr. Ferigo/ Fornasin, 1997, tav. 4,4, figg. 6-7).