Ritratto di Nicolò Bruseschi da Pesariis, dipinto

L'uomo è raffigurato a busto intero, rivolto di tre quarti verso sinistra, con il capo orientato in direzione opposta. Egli figura in piedi presso un tavolo coperto da un drappo rosso sul quale appoggia un libro che trattiene con la mano sinistra, mentre nella mano destra l'uomo esibisce una missiva. Nicolò Bruseschi indossa una camicia bianca con il collo a fascetta e maniche ampie, arricciate ai polsi, che si scorge sotto la sottomarsina marrone chiusa davanti con bottoni rivestiti del medesimo tessuto, lo stesso nel quale è tagliata la marsina, dagli alti paramani, che completa la veste.

Già ascritto alla mano di Antonio Schiavi da Carlo Ludovico Ragghianti (1989, p. 49), il dipinto forma una coppia con quello della moglie, Maria Troiano (cfr. OA 17584 - NTCN 00154540). Dai documenti si apprende che la coppia, sposatasi nel 1717, ebbe tre figli, Osvaldo (1725-1790), Giovanni, nato nel 1732, sarto a Venezia, e Giacomo (1741-1817) (cfr. Giusa, 1994, p. 39, p. 41, p. 47). Secondo Antonio Giusa, "Nicolò, nato nel 1686 è il primo Bruseschi raffigurato nell'iconografia carnica (...)" (cfr. Giusa, 1994, p. 39, p. 44, fig. 8). Assieme al ritratto della moglie, eseguito nello stesso anno, il dipinto si conservava nell'omonima dimora pesarina, ora "Piccolo Museo della casa carnica", dove ancor oggi si trovano diversi ritratti dei suoi discendenti (cfr. Giusa, 1994, pp. 43-48).