Ritratto di Giuseppe De Michis, dipinto, ambito carnico, XVIII

L'uomo è raffigurato a busto intero, rivolto di tre quarti verso sinistra, stante presso un tavolo sul quale sono appoggiate delle missive, un calamaio con due penne d'oca e un libro. L'uomo rivolge lo sguardo alla spettatore mentre posa la mano destra su un foglio vergato fittamente, spiegato sul piano d'appoggio del tavolo, e solleva la mano destra, nella quale esibisce un biglietto. Egli indossa una camicia bianca ornata da uno jabot, che si scorge sotto una sottomarsina rossa orlata d'oro e chiusa davanti da bottoni rivestiti del medesimo tessuto, indossata con una marsina marrone dagli alti paramani. L'uomo porta una corta parrucca incipriata.

Il dipinto raffigura Giuseppe De Michis, nato nel 1724 da Clara Siluani e da Carlo, figlio di Egidio De Michis (cfr. Martina, 1998, p. 192, pp. 195-196), il cui ritratto si conserva al Museo Gortani (inv. n. 828, cfr. OA 27982 - NCTN 00154677) assieme a quello di altri membri della famiglia di notai tolmezzini: il ritratto della moglie di Giuseppe, Virginia, con il nipote Ermacora (inv. n. 825, cfr. OA 22309- NCTN 00154614) e quello del figlio della coppia, Egidio (inv. n. 2362, cfr. OA 28069). L'indicazione dell'età del ritrattato, raffigurato all'età di sessantotto anni, come recita l'iscrizione in parte perduta, in alto a sinistra, permette di datare l'opera al 1792.