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in basso a destra: devetta
La composizione vista frontalmente è inquadrata ai lati dalle due ante scure della finestra aperta a suggerire la profondità del piano e i giochi di luce tra interno ed esterno. Il vaso di fiori spicca al centro, affiancato da due oggetti in vetro di piccole dimensioni resi con minore incisività , sullo sfondo azzurro, terso e luminoso. Il mazzo di fiori, elemento compositivo di maggior risalto, acquista rilievo per la corposità della materi a cromatica: sui toni chiari della prima stesura si addensano, depositati a punta di pennello, toni più scuri dall'arancio al rosso. Ai lati la pennellata si fa invece fluida, distesa e in certi punti quasi rarefatta.
Al momento non si possiedono elementi per datare con precisione questo piccolo dipinto. Una versione del tutto simile, anch'essa priva di data, si conserva nella collezione, già dell'artista, di cui è in corso di attuazione uno specifico progetto di schedatura promosso dal Centro regionale di catalogazione e restauro di Villa Manin di Passariano. Il vaso con fiori è u n tema ricorrente: nella raccolta si conservano numerose varianti eseguite , presumibilmente, in periodi diversi. Pur mantenendo delle caratteristiche comuni (i mazzi serrati, la forma del vaso), il tema è sottoposto a innumerevoli variazioni cromatiche e compositive: cambiano le dimensioni, gli abbinamenti con altri oggetti, la collocazione (il davanzale viene sostituito a volte da un prato verde), lo sfondo (si apre con una veduta, diventa un balcone sul porto). I vasi di fiori sono spesso inseriti in contesti irreali, quasi fiabeschi, in cui la spazialità, i rapporti e le proporzioni sono alterati. Un'ingenuità formale caratterizza queste opere: esemplare a questo proposito il dipinto, della collezione già dell'artista, con stella marina e cavalluccio adagiati sulle aiuole nel Paesaggio marino, esposto e premiato a Genova nel 1951, ripresentato successivamente con alcune modifiche e altri titoli: Paesaggio dei p esci o La casa dei pesci. Spesso lo sfondo o un particolare della veduta ( le ante della finestra, per esempio) sono sottoposte a scomposizioni geometriche e cromatiche che richiamano le opere in cui giunge a soluzioni più astratte. Sono i tanti paesaggi - che assieme alle composizioni floreali sono i temi prevalenti all'interno della sua produzione - alcuni (rarissimi) ritratti e i temi sacri. Tra questi si distinguono per i violenti accostamenti cromatici, raffinati e stridenti, le Crocifissioni eseguiti in occasione di rassegne nazionali d'arte sacra.
Opere collezione, Opere dalla collezione regionale. Dipinti di autori contemporanei, Trieste 1999
Dorfles G., Arte a Trieste dal Cinquanta al Settanta, in Anni fantastici. Arte a Trieste dal 1948 al 1972, Trieste 1994
Da Nova R., Edoardo Devetta, in Arte nel Friuli Venezia Giulia: 1900-1950, Pordenone 1982
Marchiori G., Devetta e il suo tempo, in Edoardo Devetta, Trieste 1976
XXXIII Biennale, 33° Biennale Internazionale d'Arte, Venezia 1966