dipinto, Amalteo Pomponio, XVI

Oggetto
dipinto
Soggetto
resurrezione di Cristo
Autore
Amalteo Pomponio (1505/ 1588) - cerchia
Misure
cm - altezza 154.5, larghezza 113.5
Codice scheda
OA_21714
Collocazione
Gemona del Friuli (UD)
Palazzo Elti
Museo civico di Gemona

Il Cristo risorto campeggia la scena: avvolto nel manto rosso con profilo argenteo, regge con la sinistra il vessillo crociato. È circondato da luce giallastra che sfuma gradatamente e si fonde con il grigio delle nubi. Un guerriero di spalle alza lo scudo e nella destra impugna la spada; altre figure di armati sono colte dormienti, attoniti e sbalorditi dalla visione. In lontananza, tre donne (le tre Marie?) sullo sfondo di un paesaggio con chiesa goticheggiante. Sul coperchio del sepolcro, su cui sono appoggiati lo scudo e la faretra, si vede un sigillo in ceralacca con un'aquila stampigliata. Ai toni tenui della parte superiore della scena si oppongono i rossi accesi, i giallo-ocra e il verde della parte inferiore, che contrastano a loro volta con i grigi delle corazze e degli elmi.

Il dipinto, collocato fino al 1976 in sacrestia sopra un armadio, si trova va in origine sull'altare eretto dal salisburghese Wolfang Scheichenwein nel 1545 e restaurato nel 1601 come era attestato da un'iscrizione posta al di sotto di esso. Pensandolo commissionato da tale famiglia, il MARCHE TTI (1958, p.73) lo definisce "buona pala...di mano probabilmente tedesca ". Per N. DRUSIN (1984) l'impostazione della tela in cui si nota diversità di resa tra la parte superiore più di maniera, e quella inferiore, vivacemente mossa, non pare molto legata ai moduli d'oltralpe, bensì di scuola friulana. Anche L. BROS (1988, p. 190) ritiene che "l'opera dopo il restauro e la conseguente asportazione di alcune ridipinture che induriva no i contorni delle figure, s'inserisca nel clima artistico imperante in Friuli dopo il Pordenone. In particolare il Cristo risorto si adegua a molteplici modelli iconografici ripetutamente usati dagli allievi del Pordenone, così come le figure dei guerrieri al sepolcro vuoto..." G. BERGAMI NI (1989, p.162) attribuisce la tela a Pomponio Amalteo.

BIBLIOGRAFIA

Merluzzi F., Schede, in E vennero d'Austria e di Germania. Opere e artisti d'Oltralpe a Gemona (1400-1800), Tavagnacco (UD) 1995