Ritratto di Giovanna Periz Duss, dipinto, Pich Raffaele, XIX

Oggetto
dipinto
Soggetto
ritratto di donna: Giovanna Periz Duss
Autore
Pich Raffaele (1835/ 1871)
Cronologia
1860 ca.
Misure
cm - altezza 80, larghezza 63
Codice scheda
OA_22101
Collocazione
Gorizia (GO)
Musei Provinciali di Borgo Castello
Musei Provinciali. Museo della moda e delle arti applicate
Iscrizioni

Ritratto di giovane donna raffigurata seduta su un divanetto con le braccia conserte appoggiate sulle ginocchia. Indossa un abito azzurro, con le maniche corte e una scollatura quadrata, il busto stretto e chiuso al centro da una fila di piccoli bottoni. I bordi della scollatura e delle maniche sono ornati con della passamaneria nera. Sotto indossa una camicietta bianca, in tessuto leggero trasparente, maniche a sbuffo e bordure in pizzo. Intorno al braccio è avvolto uno scialle in tulle nero. Completa l'abbiglimento una spilla d'oro, decorata con un leone di San Marco, puntata al centro del petto, dalla quale parte una catena anch'essa d'oro. Al polso della mano sinistra un grosso bracciale d'oro e alle orecchie un paio di orecchini a forma di fiore. sulle gambre tra le mani, stringe un ventaglio. Sullo sfondo il drappo di una tenda verde.

Giovanna Periz viene raffigurata di tre quarti, seduta su un’elegante poltrona con coronamento dello schienale finemente intagliato e imbottitura verde oliva a riprendere il colore della tenda sistemata nella parte sinistra del dipinto. Indossa un abito estivo azzurro, impreziosito da passamaneria nera e pizzi bianchi che richiamano gli sbuffi delle manichette. Sul braccio sinistro è delicatamente appoggiato uno scialle trasparente di pizzo nero, mentre nella mano destra adagiata sul grembo la giovane donna regge un ventaglio chiuso. La raffinatezza della protagonista si esprime nel marcato contrasto cromatico fra il pallore dell’incarnato e il castano scuro dei capelli, raccolti in un’elaborata acconciatura. Notevole risalto è riservato ai gioielli: piccoli pendenti alle orecchie, un bracciale e, soprattutto, la spilla con Leone di San Marco e catenella appuntata sul petto, al centro dell’ampia scollatura. Esibito senza timori in una Gorizia ancora dominata dagli Asburgo, questo particolare illumina sulle simpatie patriottiche di Giovanna Duss e del marito Giovanni Periz detto “il Rosso”, fervente irredentista proprietario dell’albergo “Alla Stella” di piazza Sant’Antonio, anch’egli ritratto da Pich in una tela che si configura come il pendant dell’opera considerata (Bradaschia 1978, p. 58). Poco propenso allo scavo psicologico, secondo Carlo Bozzi (1939, p. 186) il pittore goriziano con questa immagine femminile raggiunge uno dei «momenti felici» della sua arte forse proprio grazie all’ispirazione dettata dalla condivisione dei sentimenti patriottici che animavano gli effigiati e che portarono l’artista, nel 1863, ad affiancare Annibale Strata ed altri colleghi nella dimostrazione garibaldina organizzata all’interno del Teatro Sociale (Cossar 1948, p. 371). Nonostante il fervore ideologico animava anche Giovanna Periz, Pich decide di immortalarla eternandola in un’atmosfera senza tempo affidata tanto all’ambiente spoglio che la circonda quanto all’espressione malinconica e all’impenetrabilità dello sguardo che la connotano. La sua grazia viene enfatizzata dalla pittura levigata ed accademica dell’artista, attento regista di un ritratto puntigliosamente studiato nella definizione dei particolari e nell’accostamento delle tinte, tutte pertinenti ad una tavolozza fredda adeguata all’ufficialità e alla convenzionalità richieste dalla ritrattistica. (MOGOROVICH 2007, p. 88)

BIBLIOGRAFIA

Mogorovich E., Schede, in La Pinacoteca dei Musei Provinciali di Gorizia, Vicenza 2007

Guida Museo, Guida al Museo della Moda e delle Arti Applicate, Gorizia 2005

Malni Pascoletti M., Aureo Ottocento. La collezione di gioielli dei Musei Provinciali di Gorizia, Udine 1989

Bradaschia G., Andiamo insieme a visitare i Musei Provinciali di Gorizia, Gorizia 1980

Malni Pascoletti M., La pinacoteca di Palazzo Attems, in Studi Goriziani, Gorizia 1977, XLV

Cossar R.M., Storia dell'arte e dell'artigianato in Gorizia, Pordenone 1948

Bozzi C. L., Pittori goriziani dell’800, in La Panarie, Udine 1939, a. XV,n. 87–88(mag.-ago.)