dipinto murale, Chiarottini Francesco, XVIII

Le pareti della stanza sono decorate da riquadri a finto stucco e all'inte rno paesaggi o motivi vegetali. Il soffitto è profilato da una fascia con al centro dei quattro lati un medaglione con una finta statua.

Le pareti della stanza sono state interamente restituite dall'intervento d i restauro. Infatti il vano era diviso in due piccole stanze e corridoio d a pareti e controsoffitto (si veda infatti la pianta che ne riproduce Ulme r, 1994, p. 67). De Grassi e Mursia - cortese comunicazione orale - riteng ono che l'intervento sia coevo a quello realizzato dal Chiarottini nel sal one: con questa attribuzione parrebbe forse contrastare la quasi totale as senza di edifici o rovine nei paesaggi, ma l'alta qualità di alcuni brani pare confermare l'intervento del maestro, probabilmente aiutato da aiuti i n alcuni tratti. L'impaginazione delle scene ricorda del resto da vicino a ltre opere del pittore cividalese: fra tutte ricordiamo gli affreschi di p alazzo Mantica Chizzola a Udine e quelli del palazzo Municipale di Cividal e del Friuli (De Grassi, 1996, fig. pp. 66, 68-69). Le scene affrescate su lle pareti poggiano su uno zoccolo che le distanzia circa cm 100 da terra.