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Nel vano delle scale si aprono quattro paesaggi dietro un finto basamento sorretto da coppie di colonne corinzie che unifica l'intero ambiente. Al c entro di ciascun vano, in primo piano, si staglia un vaso.
Le vedute risentono evidentemente delle precedenti esperienze chiarottinia ne, visibili ad esempio nelle pareti della villa Caimo-Dragoni di Buttrio; la critica ritiene che l'intervento decorativo si collochi nei primi dece nni del XIX secolo, presumibilmente durante i lavori di ristrutturazione, terminati nel 1825; viene sottolineata inoltre la rarità di interventi dec orativi di questo tipo nelle scale delle dimore di campagna, interventi ch e solitamente si trovano invece nei palazzi urbani (Pavanello, 1978, p.177 ). Le pareti sono unificate dalla decorazione continua del fregio e del ba samento, sotto il quale, lungo le scale, la parete è dipinta con specchiat ure a finto marmo. I dipinti hanno subito ridipinture piuttosto consistent i negli anni immediatamente successivi all'occupazione subita durante la p rima guerra mondiale. La parete a ovest è nascosta da un mobile con specch iera che impedisce la visione dell'affresco retrostante nella sua totalità . L'intero vano misura cm 520x665. Per le singole schede vedi nn°99338-993 40.