in basso a sinistra: Celiberti
Farfalla dalle grandi ali colorate. Farfalle riportate in negativo.
L'opera di Celiberti è stata profondamente influenzata dalla visita nel 1965 di Terezin, nei pressi di Praga, dove furono rinchiusi migliaia di bambini ebrei poi sterminati nel campo di concentramento di Auschwitz. Qui vide le testimonianze toccanti del loro passaggio e della struggente nostalgia per la vita fuori della prigione: disegni su carta, piccole foto, sequenze di numeri e semplici calcoli, croci e cuori graffiti sui muri, brevi frasi di un diario, poesie fra cui una intitolata L'ultima farfalla. La sua sensibilità di uomo e di artista, probabilmente già predisposta e preparata a un radicale cambiamento del linguaggio espressivo, rimase fortemente colpita. Da questa esperienza prende avvio una lunga serie di cicli tra cui le opere imperniate sui Lager. A partire dai primi anni Sessanta l'artista si dedica alla scultura, realizza opere in bronzo, pietra e ceramica con cavalli e cavalieri, e un bestiario fatto di gatti, uccelli, corvi, capre . Dall'incontro con culture e luoghi diversi l'artista ha tratto un repertorio di tecniche e forme che continuano ad affiorare nelle sue opere, ma sono soprattutto i graffiti visti a Terezin a ritornare con grande intensità nei dipinti e nelle incisioni. Nelle opere immediatamente posteriori al 1965, forte è la presenza del segno e del colore deciso, intenso, contornato o chiuso quasi con violenza da ampie pennellate nere. Anche nei lavori successivi, in cui aleggia ancora l'ombra dell'olocausto, i toni si smorzano fino ai grigi severi, ai monocromi appena differenziati. La tecnica si fa diversa, l'olio è abbandonato in favore della tecnica mista su carta o dell'affresco su tela, con scabre superfici modellate come bassorilievi, tormentate da graffi e segni incisi nell'intonaco.
Opere collezione, Opere dalla collezione regionale. Dipinti di autori contemporanei, Trieste 1999
Celiberti Opere, Celiberti. Opere 1965-1997, Venezia 1997
Venturoli M., Dai lager cresce l'amore nella maturità di Celiberti, in Celiberti. Opere 1965-1997, Venezia 1997