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in alto a sinistra, entro cartiglio: ARMA RADI[V]O
sulla lettera: Al Sig. Gionbatta Radivo/ Di Ligossullo/ @ A: Gaullo
L'uomo è ritratto a mezzo busto, ripreso frontalmente, con il capo rivolto di tre quarti verso sinistra e lo sguardo diretto all'osservatore. A questi egli esibisce una lettera, che reca nella mano sinistra. L'uomo indossa una camicia bianca con maniche arricciate ai polsi, breve colletto e jabot, chiusa al collo da un cravattino nero annodato. La camicia si scorge sotto una sottomarsina grigia chiusa da una fitta serie di bottoni rivestiti del medesimo tessuto e una marsina dello stesso colore, con grandi bottoni rivestiti della stessa stoffa sul davanti e sui paramani. In alto a sinistra compare lo stemma familiare.
Si tratta, come si apprende in parte dalla missiva che l'uomo tiene in mano, di Giovanni Battista Radivo, cramar che da Ligosullo, dove era nato nel 1738, per i suoi commerci si spostava in Carinzia, a Sankt Paul im Lavanttal (cfr. Ferigo/ Fornasin, 1997, tav. IV, 11, fig. 34).
Cargnelutti R., Appunti per una storia del ritratto pittorico in Carnia. Opere dal XVI al XVIII secolo, in Nicola Grassi Ritrattista, Tolmezzo (UD) 2005
Ferigo G./ Fornasin A., Cramars. Emigrazione, mobilità, maestri ambulanti dalla Carnia in Età Moderna, Udine 1997