L'anta è divisa in due metà. La decorazione è prevalentemente materica, ma sui vari materiali sono disegnati a china animali esotici, preistorici con una ripresa del disegno infantile.
L'anta mostra il gusto sperimentale di Piazza per i materiali e la raffinatezza e originalità della sua abilità artigiana, che combinava generi artistici diversi. L'anta combina infatti sabbia, tela, tempera, china e vernice, tarsie di legni diversi con risultati piacevoli e originali. Il grafismo degli animali trova paragoni nella contemporanea produzione di graffiti, come mostra il disegno stilizzato degli uccelli. Il mobile si inserisce probabilmente nell'attività di Piazza presso l'Istituto Statale d'arte d i Gorizia, che pubblicò alcuni manufatti della scuola sulla prestigiosa rivista Domus nel 1962. L'opera è inedita.