Storie di San Martino, piatto, Piazza Agostino, XX

Oggetto
piatto
Soggetto
san Martino dona parte del mantello al povero
Autore
Piazza Agostino (1935/ 1981)
Cronologia
1978/09/28 ca.
Misure
cm - diametro 32
Codice scheda
OA_28577
Collocazione
Mossa (GO)
Collezione privata Piazza Agostino
Iscrizioni

San Martino vestito da soldato divide il mantello, descritto come una linea ondulata, con il povero a braccia conserte. Il fondo è bianco con motivi a stelline rosse. Il bordo del piatto sale con una linea curva.

Negli ultimi anni di vita a partire dal 1973 Agostino Piazza si dedicò alla lavorazione della ceramica, che gli permetteva di esprimersi in una linguaggio artigianale e di mettere a frutto le sue conoscenze tecniche. Nel 1 980 tutta questa produzione di arte applicata, che sarebbe riduttivo e in giusto considerare di importanza secondaria, fu esposta a palazzo Scotto n ella sede della Biblioteca Comunale di Noale riscuotendo un grande successo di pubblico. Piazza riprese la tradizione popolare dei piatti decorati, tipica del Veneto e in cui possono citare le ditte Galvani di Pordenone e Pezzetta di Buja. Sui piatti, dalle dimensioni diverse, dipinse storie di argomento sacro ispirandosi molto liberamente a opere medioevali. Manca ogni tipo di prospettiva, le figure sono costruite con la prospettiva gerarchica e sono inserite in ambientazioni fantastiche combinandosi elegantemente con lo spazi o circolare dei piatti (Bucco, 2003, pp. 87-89). I piatti erano acquistati da Piazza sotto forma di biscotti preconfezionati e il forno serviva solo per fissare i colori e applicare lustri e vetrine. I piatti dipinti a smalto da Agostino Piazza sono tutti firmati Tino sul recto, mentre sul verso compare spesso la firma "Tino Piazza da Noale" poiché l'autore voleva denominarsi come gli artigiani medioevali dal luogo di provenienza. Come negli esempi storici, spesso alla firma era aggiunto il monogramma costituito da una H sormontata da una T. Piuttosto numerosi sono i piatti con l'iconografia dei santi, tutti databili agli anni Settanta. Piuttosto stretti mi sembrano i rapporti con la serie dei contemporanei dipinti denominati Dediche. Sul piatto è raffigurato un imbronciato San Martino, che taglia un simbolico mantello per coprire u n povero freddoloso con le braccia conserte. La scritta sul retro indica quanto colpì l'artista la morte di papa Giovanni Paolo I, già patriarca di Venezia e veneto come lui.