Storie di San Michele, piatto, Piazza Agostino, XX

Oggetto
piatto
Soggetto
san Michele arcangelo combatte Satana
Autore
Piazza Agostino (1935/ 1981)
Cronologia
1978/10/16 post - 1978.12.31 ante
Misure
cm - diametro 32
Codice scheda
OA_28579
Collocazione
Mossa (GO)
Collezione privata Piazza Agostino
Iscrizioni

San Michele regge in una mano il crocefisso e nell'altra la spada, le ali hanno i tondi usati anche in Paolo Uccello. Il santo, munito di schinieri, calpesta il diavolo. Il bordo si alza con una linea curva senza labbro.

Negli ultimi anni di vita a partire dal 1973 Agostino Piazza si dedicò alla lavorazione della ceramica, che gli permetteva di esprimersi in una linguaggio artigianale e di mettere a frutto le sue conoscenze tecniche. Nel 1 980 tutta questa produzione di arte applicata, che sarebbe riduttivo e in giusto considerare di importanza secondaria, fu esposta a palazzo Scotto n ella sede della Biblioteca Comunale di Noale riscuotendo un grande successo di pubblico. Piazza riprese la tradizione popolare dei piatti decorati, tipica del Veneto e in cui possono citare le ditte Galvani di Pordenone e Pezzetta di Buja. Sui piatti, dalle dimensioni diverse, dipinse storie di argomento sacro ispirandosi molto liberamente a opere medioevali. Manca ogni tipo di prospettiva, le figure sono costruite con la prospettiva gerarchica e sono inserite in ambientazioni fantastiche combinandosi elegantemente con lo spazi o circolare dei piatti (Bucco, 2003, pp. 87-89). I piatti erano acquistati da Piazza sotto forma di biscotti preconfezionati e il forno serviva solo per fissare i colori e applicare lustri e vetrine. I piatti dipinti a smalto da Agostino Piazza sono tutti firmati Tino su l recto , mentre sul verso compare spesso la firma "Tino Piazza da Noale" poiché l'autore voleva denominarsi come gli artigiani medioevali dal luogo di provenienza. Come negli esempi storici, spesso alla firma era aggiunto il monogramma costituito da una H sormontata da una T. Piuttosto numerosi sono i piatti con l'iconografia dei santi, tutti databili agli anni Settanta. Piuttosto stretti mi sembrano i rapporti con la serie dei contemporanei dipinti denominati Dediche. Il piatto schedato raffigura San Michele, il più raffigurato da Piazza poiché era protettore di Noale. E' protagonista anche di un dipinto intitolato Angelo di Fuoco. In questo dipinto San Michele è raffigurato,come nell'iconografia di Carpaccio, sotto forma di guerriero che sconfigge il demoni o, simboleggiato da un drago, sullo sfondo della città di Noale. Era questa l'iconografia occidentale e guerriera del santo con armatura e lancia. Nel piatto San Michele è rappresentato nell'iconografia guerriera mentre uccide un diavolo ironicamente ermafrodita. La scritta sul retro documenta la forte impressione che la morte del veneto papa Luciani fece a Piazza, che dedicò alla morte e ai funerali di Papa Giovanni Paolo I alcuni piatti.