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in basso a sinistra sul cartoncino: BOZZETTO PER CARTELLONE N. 5
In basso a destra sul cartoncino: ERNESTO MITRI
in basso a destra sul foglio: E Mitri/ 1930
in basso sul foglio: VETRI DI LUSSO/ MAFFIOLI/ VENEZIA
Una sinuosa figura femminile, vestita di un lungo abito verde, è posta al centro tra globi e cerchi di luce blu, rossa e arancione. Il foglio di carta ruvida è stato incollato da Ernesto Mitri su un cartoncino grigio.
Il bozzetto a tempere fa parte di una serie di cinque cartelloni pubblicitari, tre per le Seterie Italogiapponesi di Milano e due per la Vetreria Maffioli di Venezia. E' datato al 1930 quando Ernesto Mitri, dopo aver completato il servizio militare, si era iscritto al I Corso di Magistero d'Art e presso l'Istituto Statale d'Arte di Venezia. Studiava con Luciano Sormani ed Ercole Sibellato, insegnante titolare di pittura decorativa e di cartellonistica. Mitri infatti frequentava il corso di decorazione del Libro, il più adatto ai suoi interessi per la grafica. Fin dal 1922 infatti il pittore lavorava come disegnatore tipografo preso il famoso stabilimento udinese di Arti Grafiche Chiesa, specializzato nella cartellonistica. Nei bozzetti pubblicitari delle Seterie predomina l'ispirazione all'Art Déco e il richiamo all'esotismo, nelle due tempere dedicate alla vetreria Maffioli predomina invece il riferimento al Secondo Futurismo nell'uso d i immagini semplificate e nel vivace cromatismo. Il rimando a Robert Delaunay è evidente in particolare nel bozzetto per Maffioli caratterizzato d a forme circolari con la rifrazione della luce nei suoi colori componenti . La figurina femminile esprime l'eleganza dello stile Déco. Nella premessa per la tesina di compimento del Magistero, dedicata alla pubblicità moderna, Mitri sosteneva che proprio il Futurismo aveva avuto un compito fondamentale nello sviluppo della cartellonistica pubblicitaria. Questa consisteva in "spazi campiti di colore o di masse chiaroscurali e talora anche riempite di diciture scritte e stampate". Il Futurismo vi aveva apportato "i concetti di sintesi e simultaneità ..la poesia della velocità e della macchina". Così la pubblicità era divenuta "sintetica, forte, costruttiva, essenziale sino alla linearità, espressiva, veloce, così da cogliere e generare impressioni simultanee, insinuanti e persistenti". (E. Mitri, Pubblicità moderna premessa).
Ernesto Mitri, Ernesto Mitri Graffiti e decorazioni, Pasian di Prato (UD) 2000