Veduta invernale di Vico di Forni di Sotto, dipinto

Oggetto
dipinto bozzetto
Soggetto
veduta invernale di Forni di Sotto
Autore
Barazzutti Giuseppe (1890/ 1940)
Cronologia
1928 ca.
Misure
cm - altezza 30.3, larghezza 39.1
Codice scheda
OA_29849
Collocazione
Gemona del Friuli (UD)
Collezione privata
Iscrizioni

in basso a sinistra: DM

Il borgo di Vico di Forni di Sotto è inquadrato dalla strada nazionale dal l'alto verso il basso, sullo sfondo il Col Prezendi tra il Rio Piccolo e il rio Poschiadea.

Il bozzetto fa parte di una serie di opere, comprendente anche disegni e quadri, realizzati a forni di Sopra e di Sotto durante il soggiorno di Giuseppe Barazzutti a Forni di Sotto durante l'inverno 1927-1928. La serie, numericamente più ridotta rispetto a quella di Sauris, non presenta più la tecnica divisionista del colore, che conserva però il suo spessore materico come osserva Franca Merluzzi (Merluzzi, 1994, 97) Nonostante manchi la firma l'attribuzione a Giuseppe Barazzutti è assolutamente certa perché si conoscono le circostanze in cui l'opera entrò a far parte della collezione Crapiz. Il bozzetto fa parte di una serie di tre, che ritraggono la borgata di Vico ripresa dall'alto ad altezze diverse e sono stati schedati ai numeri 104925, 104926, 104927. Il bozzetto schedato ha il punto di vista più basso, posto sulla strada nazionale verso nord. Il bozzetto raffigura le case del paese, distrutto dall'incendio appiccato dai tedeschi nel 1944. La grande casa in muratura posta sulla sinistra e il fienile adiacente in legno sono però tuttora esistenti. Lo sfondo è interamente occupato dal Col Prezen di tra il rio Piccolo e il rio Poschiadea. L'inquadratura compare anche in fotografie della borgata pubblicate da Erminio Polo e scattate da Attilio Brisighelli a confermare le reciproche influenze tra fotografie pittori della montagna friulana. Il bozzetto è confrontabile perfettamente con un disegno dello stesso Barazzutti, datato gennaio 1928 e schedato con il n. 104928. Il disegno riproduce la stessa inquadratura di Vico di Forni di Sotto e servì da preparazione al bozzetto mostrando il grande interesse del pittore per l'architettura rustica della Carnia. Franca Merluzzi ha schedato l'opera nel catalogo della mostra di Sauris con il n. 1.94 nell'inventario delle opere relative alla serie 1 Pittura. Vedute e paesaggi. Nell'inventario della collezione Crapiz il bozzetto reca il n.111. Sul retro la sigla DM fu apposta dall'architetto Giacomo Della Mea in occasione di una selezione di opere per una mostra postuma sul Barazzutti, che non fu mai realizzata.

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BIBLIOGRAFIA

Giuseppe Barazzutti, Giuseppe Barazzutti. La bottega d'arte, Mariano del Friuli (GO) 1994

Merluzzi F., Pitors a Glemone, in Glemone, Udine 2001

Merluzzi F./ Bucco G., Il gemonese Giuseppe Barazzutti veratile artista tra sacro e profano, in Ce Fastu?, Udine 1993, n.1, LXIX

Polo E., Forni di Sotto miti e tradizioni popolari, Udine 1987

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