Femmes d'Albano, dipinto, Blaas Karl von, XIX

Oggetto
dipinto
Soggetto
donne in costume tradizionale di Albano
Autore
Blaas Karl von (1815/ 1894)
Cronologia
1857
Misure
cm - altezza 40, larghezza 25
Codice scheda
OA_51280
Collocazione
Trieste (TS)
Castello di Miramare
Museo storico del Castello di Miramare
Iscrizioni

Il dipinto raffigura tre donne di Albano che escono da una chiesa, vestite in abiti tradizionali. Una di loro si sofferma a dare l'elemosina ad una bambina con gli abiti sdruciti e a piedi scalzi, appostata all'ingresso dell'edificio.

La tela è firmata e datata Blaas 1857, e fu eseguita su commissione dello stesso arciduca Ferdinando Massimiliano al pittore austriaco Karl von Blaas (anche Carl Blaas, cfr. Krümpock 1995; De Bei 2005) per la residenza di Miramare. Come attestano una serie di documenti dell'Archivio di Stato di Trieste (Fondo Amministrazione Castello di Miramare 1851-1930), l'artista fu pagato il 19 marzo 1858 a Venezia 300 fiorini per aver dipinto il quadro con "Le donne di Albano che escono dalla chiesa", cittadina nei pressi di Roma dove Blaas, durante il soggiorno romano, si era trasferito con la moglie e dove erano nati i suoi figli Eugenio, Giulio e Cornelia. Il dipinto dovette piacere molto all'arciduca, se lo espose nella stanza 8 del primo piano del castello (attuale sala XXI) accanto ad opere di antichi maestri quali "Van Dyck, Velasquez, Tiziano e Correggio" (Trieste, Archivio di Stato, Fondo Amministrazione Castello di Miramare 1851-1930). La tela mostra la buona tecnica esecutiva ormai raggiunta da Blaas (che nel 1856 era stato chiamato a ricoprire la carica di Professore di Pittura all'Imperial Regia Accademia di Venezia), ed è caratterizzata da una particolare levigatezza e lucentezza della tavolozza e da un afflato sentimentale che contraddistingue spesso i suoi dipinti.

BIBLIOGRAFIA

De Bei F., Schede, in Il Museo Storico del Castello di Miramare, Vicenza 2005

Krümpock I., Blaas, Carl (Karl), Ritter von, in Saur. Allgemeines Künstler-Lexikon. Die Bildenden Künstler aller Zeiten und Völker, München/ Leipzig 1995, XI-45