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in basso a sinistra: de. Cillia
sul retro, in alto al centro: DE CILLIA
sul retro, in alto a sinistra: "Carso 1964"/ UDINE
sul retro, etichetta gialla: XVI MOSTRA NAZIONALE "PREMIO DEL FIORINO"/ autore / indirizzo / titolo / valore ₤ 300.000
Quasi come in un astrazione il paesaggio carsico è fatto di rocce e scarni arbusti con macchie di colore, arancione, verde, ma soprattutto bianco. Dipinto con cornice senza vetro.
Il titolo richiama il poeta triestino Scipio Slataper che come De Cillia, ma con un altro mezzo e con altra visione, ha cantato l’asprezza e la durezza di questo paesaggio. Non è certo il Carso di Slataper quello di De Cillia, ossia una metafora della coscienza interiore, dell’inquietudine morale. Il pittore friulano si avvicina al Carso senza preconcetti, ma con una semplicità di visione che, come Mario De Micheli sottolinea, allontana ogni forzatura nel senso di un romantico e soggettivo rapporto. Il Carso è per De Cillia l’equivalente della sua struttura umana, spoglia di ogni frivola enfasi.
Collezione museo, Dalla collezione al museo. Opere scelte dalla pinacoteca De Cillia di Treppo Carnico, Trieste 2002
Enrico De Cillia, Enrico De Cillia. Opere della Pinacoteca di Treppo Carnico, Gorizia 2000
Pinacoteca Treppo, Pinacoteca di Treppo Carnico. Donazione del pittore Enrico De Cillia, Treppo Carnico (UD) 1997
De Micheli M., Nel dominio della pittura, in Enrico De Cillia pittore, Udine 1986
Enrico De Cillia, Enrico De Cillia. La vita e l'opera, Udine 1987
Coloni M., Il continente Carso e la pittura di De Cillia, Udine 1982
De Grada R., De Cillia, Udine 1980