in basso a destra: 75/ Manzano
sul retro, su un'etichetta bianca applicata in basso a sinistra: Arturo Manzano (Udine, 1901 - 1981)/ Studio per paesaggio invernale, 1975/ olio su tavola, cm. 18 X 24/ in basso a destra "75 Manzano"
sul retro, su un'etichetta bianca applicata in alto a destra: ARTURO MANZANO/ 33100 UDINE/ Via Alessandro Volta, 40/ Tel. 4-36-83/ Studio per/ paesaggio invernale/ 1975
sul retro, in basso a destra: 27
dipinto racchiuso da un'ampia cornice con vetro
Arturo Manzano, assai noto come critico d'arte, fin da giovane si interessò alla pittura e al disegno trascurandoli poi in età matura. Negli anni Settanta egli si dedicò con nuovo vigore alla pittura. Nel novembre 1973 venne allestita alla Galleria "Il Ventaglio" una sua personale che fu presentata da Giuseppe Zigaina. Egli espose soprattutto dei paesaggi, genere prediletto, realizzati con colori ad olio su tele di piccolo formato. In queste tele sono evidenti le corpose e veloci pennellate con cui Manzano rende in modo sintetico i volumi dei soggetti che compongono le vedute della campagna friulana, generalmente campi arati e filari di alberi. L'essenzialità geometrica con cui sono proposte le forme e i contorni scuri delle strade o dei campi che definiscono i piani e delineano la costruzione prospettica, sono indice del suo interesse per la ricerca formale di Paul Cézanne che egli considerava iniziatore dell'arte contemporanea. La semplificazione dei soggetti e la contrapposizione di campiture di colore omogenee richiamano la pittura neorealista friulana di cui il critico fu un attento osservatore fin dalle prime esposizioni apprezzandone pienamente la poetica solo nella metà degli anni Cinquanta come si legge nel suo scritto "Arte moderna in Friuli" (1953). L'insistenza di cromie marroni dei campi lasciati a riposo e il grigio del cielo testimoniano la stagione invernale che questo studio, come lo definì il pittore, cerca di richiamare senza il biancore della neve. Manzano, come si legge nell'etichetta prestampata incollata dietro il dipinto, intitola l'opera "Sudio per paesaggio invernale" eppure la tela venne presentata all'apertura della pinacoteca (21 settembre 1975) con il titolo di "Foschia invernale" e in seguito proposta nei cataloghi come " Paesaggio invernale". I rapporti tra Enrico De Cillia e Manzano sono testimoniati non solo dai testi scritti dal critico, ma anche dalla mostra personale dedicata all'opera pittorica di Manzano che la Galleria del Girasole ospitò nel marzo del 1967.
Collezione museo, Dalla collezione al museo. Opere scelte dalla pinacoteca De Cillia di Treppo Carnico, Trieste 2002
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Pinacoteca Treppo, Pinacoteca di Treppo Carnico. Donazione del pittore Enrico De Cillia, Treppo Carnico (UD) 1997
Pinacoteca arte, Pinacoteca d'arte contemporanea di Treppo Carnico. Donazione De Cillia, Tolmezzo (UD) 1983
Menichini D., Pinacoteca. 50 opere di Artisti della Regione. Dono di Enrico De Cillia, Treppo Carnico (UD) 1975
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