Papavero tra i topinamburi, dipinto, Borta Gianni, XX

Oggetto
dipinto
Soggetto
fiori
Autore
Borta Gianni (1941/)
Cronologia
1975
Misure
cm - altezza 40, larghezza 50
Codice scheda
OA_51740
Collocazione
Treppo Ligosullo (UD), Treppo Carnico
Palazzo della biblioteca
Museo pinacoteca Enrico De Cillia
Iscrizioni

in basso a destra: borta

sul retro, sulla tela al centro: 29/ 7/ 75 / a Enrico De Cillia/ con la max. simpatia/ Gianni Borta

sul retro, in alto sull'intelaiatura di legno: PAPAVERO TRA I TOPINAMBURI

sul retro, su un'etichetta bianca applicata all'intelaiatura di legno in basso a sinistra: Gianni Borta (Udine, 1941)/ Papavero tra i topinambur, 20. 7. 1975/ olio su tela, cm. 40 X 50/ in basso a destra "borta"/ sul retro: data e dedica a E. De Cillia

sul retro, sull'intelaiatura di legno in basso a destra: 9

sulla cornice, su un'etichetta bianca applicata sul fianco a destra in basso: n. 23/ Borta Gianni

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Il dipinto si sviluppa per fasce diagonali: all'estrema sinistra è presente il rosso del papavero, segue il giallo dei topinambur e sulla destra il verde del fogliame. L'opera presenta una sottile cornice lignea.

Il dipinto fu regalato dallo stesso Gianni Borta ad Enrico De Cillia nel 1975 come indica la dedica presente sul retro della tela. L'opera nello stesso anno venne poi donata da De Cillia al Comune di Treppo Carnico insieme agli altri quadri che costituirono il primo nucleo della collezione della pinacoteca. Riguardo alla forma espressiva di Borta il critico Paolo Rizzi scrisse: "La visione fenomenica dell'Impressionismo[...]è all'origine di una tecnica che però si avvale soprattutto della lezione informale degli anni Cinquanta: una lezione di estrema libertà espressiva."(P. Rizzi, 1986, p.14). L'artista da una visione reale sulla natura astrae le forme ed i dettagli dei soggetti per concentrarsi sull'espressività del colore e sulla sua forza comunicativa. Il papavero, soggetto assai ricorrente nella sua opera, proprio come i topinambur, elementi vegetali che rappresentano due colori primari definiti, si contrappone con i suoi ampi petali al grappolo di topinabur che seziona il quadro con una linea diagonale in due parti distinte dominate dai colori complementari del rosso e verde. La tecnica pittorica è assai varia, risultato di una stesura corposa ad ampie e veloci pennellate dove i petali dei topinambur sono ottenuti con il ripetersi di un timbro di forma circolare. L'artista poi disegna con il pennello la forma dei fiori, utilizzando toni irreali che si mischiano con le campiture già stese. In alcune zone il colore viene tirato con la spatola: l'artista rende l'impatto visivo con la natura attraverso un gesto veloce e immediato accostando diverse tecniche per trattare i colori ad olio, egli però è attento agli equilibri e alla costruzione delle masse colorate. Scrive Borta:"Nel mio espressionismo che sembrava confluire nell'astrazione ho sempre mantenuto un aggancio con la realtà esterna. Un informale, insomma, legato alla trasformazione gestuale e materica del paesaggio. Il valore della macchia-colore, il segno che unisce e sintetizza, affondano nei nodi strutturali della natura, che si svincola così dall'oggettività per diventare impulso creativo"(Borta G., 2005, pp.49-50). Borta racconta di essersi recato all'inizio degli anni Settanta a Prato trovandosi in quell'occasione di fronte ad una distesa di papaveri. Tale visione lo colpì a tal punto che decise di inserire il rosso in modo preponderante nelle sue composizioni attraverso il soggetto del papavero che finì per riempire quasi metà tela. La pittura di Borta presenta spesso il tema dei fiori, essi oltre a rappresentare una tavolozza ampia di colori, diventano metafora dell'esistenza e nel loro mutare attraverso le stagioni del tempo che trascorre.

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BIBLIOGRAFIA

Collezione museo, Dalla collezione al museo. Opere scelte dalla pinacoteca De Cillia di Treppo Carnico, Trieste 2002

Marra M., Pinacoteca E. De Cillia di Treppo Carnico. Guida alla lettura di un patrimonio d'arte visiva, Tolmezzo (UD) 2001

Pinacoteca Treppo, Pinacoteca di Treppo Carnico. Donazione del pittore Enrico De Cillia, Treppo Carnico (UD) 1997

Pinacoteca arte, Pinacoteca d'arte contemporanea di Treppo Carnico. Donazione De Cillia, Tolmezzo (UD) 1983

Menichini D., Pinacoteca. 50 opere di Artisti della Regione. Dono di Enrico De Cillia, Treppo Carnico (UD) 1975

Dentro pittura, Dentro la pittura. Ricordi e testimonianze, Pasian di Prato (UD) 2005, collana Le Carte Nascoste

Sgorlon C., Missio, in Gianni Borta: natura e naturalismo. Opere 1962 - 1991, Udine 1991

Gianni Borta, Gianni Borta: il nuovo naturalismo, Udine 1986

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