Omaggio alla Carnia, dipinto, De Cillia Enrico, XX

Il punto di vista adottato da De Cillia è interno all'edificio che vuole raffigurare: un porticato voltato a vela dove sono visibili un apertura sul lato destro e una frontale, ma chiusa da una porta di legno. Il pavimento è a ciottolato. Dipinto con cornice senza vetro.

De Cillia abbandona in questo quadro i colori pastosi e sgargianti a cui ci ha abituato dalla fine degli anni Cinquanta, nella narrazione del Carso. Abbandona questo paesaggio a lui divenuto tanto famigliare per rientrare, con la pittura, nella sua Carnia che qui omaggia. Della sua terra, abbandonata in giovane età per raggiungere Udine, dove lavorò come decoratore, qui ricorda un architettura tipica, un ingresso della casa tradizionale con gli archi e il sottoportico aperto da dove entra una luce fortemente contrastata. Di fronte in lontananza, una porta, la soglia di una casa. La stesura del colore si fa meno violenta, così come il contrasto cromatico che, seppur forte, è privo della drammaticità incontrata in alcune opere. Si respira il dolce ricordo di casa, non fosse altro che per la simbolica presenza della porta, dolce perché trasfigurato nella memoria, ma in realtà fatto di miserie e difficoltà, come povero e cupo è il colore, quasi un monocromo di grigi e neri