Composizione, dipinto, Zigaina Giuseppe, XX

Composizione quasi astratta, se non fosse per la presenza di una parte di teschio di un animale, probabilmente una capra. Il tutto è reso utilizzando colori irreali, dal blu al violetto e con energiche pennellate bianche. Dipinto con cornice e vetro.

Zigaina si affaccia sulla scena artistica nell'immediato dopoguerra, analizzando due problemi di estrema attualità: quello dei contenuti, incentrato sul riscatto economico-sociale del proletariato, e quello della forma, che doveva emanciparsi dalla mera raffigurazione. La stagione neorealista dura circa un decennio con dipinti e disegni che accreditano una concezione dell'arte attuale e impegnata. Successivamente Zigaina propone immagini sempre più indipendenti dall'oggettività della visione, evocative di ceppaie oppure, come nell'opera analizzata, teschi di animali con fulmini e altri fenomeni atmosferici sullo sfondo. Lo spaccato anatomico del teschio è minuziosamente descritto con il reticolo dei vasi sanguinei, le fibre muscolari, i fasci nervosi. Con questa dovizia di particolari Zigaina sembra mettere a nudo il meccanismo organico attraverso cui si esplicano tutte le funzioni vitali, sul quale però incombe la precarietà dell'essere. Non c'è nulla di letterario o declamatorio, ma tutto è squisitamente pittorico: dalla raffinatezza e dalla bellezza degli impasti coloristici, all'armonia ed essenzialità con cui i colori sono fusi assieme.