in basso a destra: I BEARZI
verso, a sinistra: Casa Garbni (?)/ MAIASO/ XVIII secolo/ 25-2-73
verso, in basso a destra, su etichetta: MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE/ ISTITUTO PROFESSIONALE DI STATO/ PER L'INDUSTRIA E L'ARTIGIANATO "A. CANDONI"/ 33028 TOLMEZZO (UD) - Tel. 20.35
All'interno di un casa di montagna è colto l'angolo del focolare, con il tavolo e le panche addossate alle pareti, disposte attorno al paiolo appeso sopra la legna posata sul pavimento in pietra.
L'iscrizione vergata sul retro permette di identificare l'abitazione all'interno della quale il pittore ritrasse quest'angolo di cucina con una casa settecentesca di Maiaso. La composizione replica, con l'introduzione di poche varianti, l'acquerello intitolato "Il cjalderuz", in collezione privata Ines Taddio (cfr. Castellani, 1984, p. 55). Il medesimo ambiente, l'angolo del focolare all'interno di una casa carnica, ricorre in un secondo dipinto del pittore donato al Museo carnico assieme a questo e ad altri sei fra acquerelli, carboncini e pastelli di Bearzi dal suo principale mecenate, lo svizzero Gilbert Savioz (cfr. Fondazione Museo Carnico delle Arti e Tradizioni Popolari "Luigi e Michele Gortani", inv. n. 4581, OA 53207 - NCTN 00154731).
Ellero G., Italo Bearzi pittore (1903-1974), in Enemonç Preon Raviei Socleif, Udine 2005, LXXXII congresso
Castellani F., "Mandi" Italo. Omaggio al pittore Italo Bearzi, Enemonzo 1984